24 ago 2015

Sabina Guzzanti e la battigia.

In merito alla tanto famigerata battaglia sulla battigia, non ultima la combattente e combattiva Sabina Guzzanti sul suo profilo Facebook, voglio dire anche io la mia.


Innanzitutto con una precisazione: le spiagge non sono vendute ai privati, come erroneamente sostiene la Guzzanti, ma sono date in concessione, con la conseguenza che i titolari della concessione devono rispettare alcune regole, e non possono fare come vogliono.

Ma sorvolando su tale aspetto, la legge 207/2011 al suo articolo 11 stabilisce «il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione». Verrebbe da chiedersi: «anche» oltre a cosa? Non è dato saperlo. Non dalla disciplina nazionale, almeno.

La disciplina è rimessa alle norme locali, nel caso di specie comunali: e la Disciplina delle attività balneari del comune di Albissola Marina, dove l’attrice e la proprietaria dello stabilimento si sono afferrate, la battigia «è destinata esclusivamente al libero transito con divieto di permanenza» ad esclusione dei mezzi di soccorso (art.3, comma C).

Nel caso di specie, quindi, la permanenza della Guzzanti nella fascia libera di spiaggia è una violazione del regolamento comunale: se poi l'episodio vuole scuotere la pubblica morale e la politica per una univoca e magari più giusta regolamentazione, allora possiamo anche discuterne

Può anche andar bene ribellarsi, ma nel frattempo se capitate ad Albissola Marina, e ovunque vi sia un regolamento analogo, vi tocca alzare il culo e andarvene, anche a costo di sembrare come una «ligia burocrata» su una triste spiaggia libera. A maggior ragione se volete solo fare un tuffo prima di prendere il treno.

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