28 ott 2010

C'erano un americano, un francese e un napoletano... anzi no ci sono Feltri, Belpietro, Minzolini, Bondi e Santanchè che parlano di libertà di stampa. GIURO!!


Non ci credevate vero? La libertà di stampa trattata da Feltri, Belpietro, Minzolini, Bondi  e la Santanché non sembrava vero nemmeno  a me. Se avete abbastanza stomaco vedete e sentite di cosa parlano, ma vi avverto le immagini che vedrete potrebbero causarvi seri danni. Per esempio la faccia di Bondi quando parla Feltri potrebbe traumatizzare.

27 ott 2010

Chiesta l'archiviazione per Fini: Feltri ingoia il boccone amaro, Sallusti rosica e Belpietro s'è spaventato più che quando gli hanno fatto l'attentato.

Il Pm ha chiesto l'archiviazione per Fini: non ha evidentemente riscontrato elementi che comprovassero in giudizio il reato denunciato. Le reazioni de Il Giornale e di Libero sono da segnalare.




La prima frase dell'articolo del duo Chiocci-Malpica «È tutto vero, ma per i Pm bisogna chiuderla qui» contiene in sè tre errori madornali in dieci parole.

Il primo è che i Pm vogliano peresguitare Berlusconi e proteggere Fini.
Non importa se il PM (Laviani) è lo stesso per l'inchiesta di Montecarlo e per l'inchiesta di Berlusconi (l'ipotesi di accusa è evasione fiscale) Se indaga sul primo è sicuro che Fini ha compiuto qualcosa di marcio, se indaga su Berlusconi,  questi diventa perseguitato e diventa di colpo anche comunista e politicizzato. Analogamente se si chiede l'archiviazione per Fini si insinua il sospetto che sia qualcosa di losco, che si voglia insabbiare tutto. E quel che è peggio è che la gente ci crede!

Feltri ingoia il boccone amaro
Il secondo errore è che NON È TUTTO VERO.
Se fosse stato tutto vero avrebbero rinviato Fini a giudizio non vi pare? Qui si fonda tutto sull'ignoranza dell'uomo medio relativamente al processo penale. Il PM ha l'obbligo di vedere se sei colpevole o meno e a tal fine svolge delle indagini. Se dalle indagini preliminari il PM non trova prove e riscontri astrattamente idonei a sostenere l'accusa in giudizio, può chiedere l'archiviazione, non è premiato se ti rinvia a giudizio. Qual è il vantaggio? Semplice: se viene concessa l'archiviazione le indagini per quel presunto reato e relativamente a quella persona possono essere riaperte in qualunque momento se uscissero fuori elementi che al momento non erano a disposizione degli inquirenti. Se una persona viene assolta nel merito, per il principio del ne bis in idem, non può essere riprocessata ed ottenere una condanna. Non mi pare una cosa tanto complessa da capire, ma se non la si spiega si fa credere che i PM sono comunisti.


Mi rendo conto che per Feltri, Sallusti e Belpietro è dura da digerire, ma le accuse vanno dimostrate vigendo il principio di non colpevolezza non solo per Berlusconi e per i suoi comparielli, ma anche per chi da lui dissente.


Fermo restando che i PM non guadagnano un premio se madano Berlusconi in galera: a fine mese lo stipendio se lo prendono ugualmente.

Il terzo errore è che l'archiviazione non la dispone il PM ma il GIP.
Su questa confusione giocano spesso Berlusconi ed i suoi subalterni: nel caso di Fini, il PM ha chiesto l'archiviazione, ed il GIP valuterà se concederla o meno. Quest'ultimo potrebbe legittimamente chiedere al PM un supplemento di indagini o chiedere di procedere a rinvio a giudizio se ritiene opportuno. Analogamente accade quando il PM chiede il rinvio a giudizio il GIP può anche ritenere opportuno archiviare. Occhio, quindi, quando parlano dei PM.

Altri errori sparsi nell'articolo riguardano il prezzo effettivo dell'immobile.
Dunque il fatto è semplice: il tribunale penale vede se hai commesso un reato. E si è accertato che non c'è nessun elemento che faccia presumere che Fini abbia voluto compiere una truffa. Detto questo, relativamente al prezzo occorre dire che la stima effettuata per fini ereditari è di 273 mila euro e la vendita è stata di 300 mila euro. Orbene il Tribunale Civile è quello che per definizione è tenuto a accertare se e in che misura vi siano stati dei danni, a meno che, nell'ambito di un processo penale, non vi sia stata una costituzione di parte civile (che non mi risulta). Quindi non è che il Tribunale penale di Roma se n'è lavato le mani: è solo che hanno compiti tendenzialmente diversi.

Anche perché sulla questione del prezzo la procura dice che «il valore di mercato dell’immobile era triplicato al momento dell’alienazione rispetto a quello dichiarato a fini successori (273mila euro). Tale valutazione è stata effettuata in astratto, senza tener conto delle condizioni concrete del bene, descritto dai testi come fatiscente. Qualsiasi doglianza, quindi, sulla vendita a prezzo inferiore non compete, per queste ragioni, al giudice penale ed è eventualmente azionabile nella competente sede civile»



Sallusti, nel suo editoriale, non l'ha presa benissimo, ed il titolo è un chiaro esempio di come non si dovrebbe fare giornalismo: la notizia non è, in questo titolo, che viene chiesta l'archiviazione per Fini ma che È indagato (come se le indagini dovessero ancora svolgersi, mentre anche se tecnicamente è ancora indagato ma è stata chiesta l'archiviazione: va sottolineato questo).
L'espressione pacata di Sallusti mentre scriveva l'editoriale di oggi

Altro elemento: si nasconde qualcosa che non si dovrebbe fare, non è obbligatorio comunicare alla stampa che una persona, ancorché terza carica dello stato, è indagata. Può dirsi che è strano ma non che si sia nascosto.

Quello che si vuole tutelare è che l'indagato sappia delle indagini a suo carico prima che lo sappia la stampa, non che la stampa debba saperlo per forza. Sarebbe piaciuto a SallustiFeltri fare lo scupppppone ma niente. Dispiace molto eh?? Tanto tanto! Peraltro l'avviso di garanzia si manda per gli atti che l'indagato deve compiere con l'ausilio del difensore. Vi pare che si mandi avviso per una perquisizione, per un sequestro o per le intercettazioni telefoniche? Vi pare? No, essendo atti a sorpresa proprio no.

In ultimo occorrerà spiegare a Sallusti, da un lato, che nelle indagni preliminari non è necessario interrogare l'indagato e che questo non è sintomo di simpatia del PM per l'indagato e dall'altro che i giudici penali, per quanto detto sopra, non se ne lavano le mani e smentiscono in pieno almeno il 50% del teorema costruito da Il Giornale: Fini allo stato attuale delle conoscenze non ha commesso alcun reato, e si dovrà semmai valutare se ha causato un danno economico al partito. Semmai.

Belpietro e Bechis su Libero non sono da meno: dopo aver smaltito la paura per un attentatore che ha visto solo il poliziotto di scorta di Belpietro, hanno (il primo) sostenuto che era tutto previsto e prevedibile, non certo perché forse il reato non fosse comprovato, e poi che le responsabilità morali e politiche sono enormi. Il secondo, il vicedirettore di Libero, accusa Fini di avvalersi di leggi ad hoc (non certo Berlusca, ma FINI!!) perché aveva voluto una legge, nel 2006, che prevedesse «l'esonero degli amministratori dei partiti dalla responsabilità per le obbligazioni contratte in nome e per conto di tali organizzazioni, salvo che abbiano agito con dolo o colpa grave». Fa notare Wil giustamente che è un dettaglio che nulla ancora si sapesse della casa di Montecarlo nel 2006. Dettagli: intanto instauriamo il dubbio.

Su, cari Belpietro-Bechis-Feltri-Sallusti: non rosicate dai.

26 ott 2010

Grazie Minzolini.


Grazie per aver fatto in modo che il Tg1 veda ridotta del 20% (circa 3 milioni di euro) la raccolta pubblicitaria, che invece aumenta al Tg2 ed è stabile al Tg3.

Grazie per aver creato un telegiornale fortemente squilibrato verso Berlusconi nel periodo luglio-agosto 2010 e, nel periodo delle elezioni regionali, per esserti beccato 100.000 euro di multa dall'Agcom (insieme al Tg5 di Mimun) per violazione della par condicio a favore del PDL e a danno del PD.

Grazie per aver minimizzato le inchieste sugli scandali sessuali di Berlusconi o per averci detto che Mills era assolto e non prescritto e grazie per non aver fatto quasi cenno al caso Scajola rendendoci tuttavia edotti sul galateo per cani, sui gelati a Milano o su come tenere in forma le corde vocali


Grazie (ma proprio grazie) per aver fatto pubblicità al nuovo look di Panorama, allo scoop di Panorama, ma di non aver fatto cenno ai pasticci di Panorama.


Messa così la gaffe sulla canzone di Ligabue "Arrivederci mostro" denominata Arrivederci Franzoni farebbe quasi ridere se non ci fosse da piangere.

22 ott 2010

Italia e Burkina Faso pari merito nella classifica che libertà di stampa.

Che sarà mai un altro anno da paese semi libero, basta che la Marcuzzi conduce il GF11. Peraltro voi ve ne sieti accorti? No? Beh se ve l'avessero detto, a parte quei rompiscatole comunisti sinistroidi de Il Fatto Quotidiano, dubito che saremmo al 49° posto al mondo per la libertà di stampa e anche a pari merito col Burkina Faso. Per fortuna siamo di poco sopra El Salvador. Comunque a pagina 9 nelle motivazioni si dice esplicitamente che «Non c’è stato alcun progresso in vari paesi dove Rsf ha evidenziato problemi. Tra questi, soprattutto, Francia e Italia, dove gli eventi dello scorso anno – le violazioni della tutela delle fonti dei giornalisti, la continua concentrazione della proprietà dei media, le dimostrazioni di disprezzo e di impazienza da parte di esponenti governativi nei confronti dei giornalisti e del loro lavoro, le convocazioni giudiziarie – hanno confermato la loro incapacità di invertire questa tendenza».

Il nostro presidente del Consiglio ama lo scambio d'opinione (nel senso che quando cominci una discussione con lui scambi la tua opinione con la sua se vuoi vivere serenamente).


Occorrerebbe sbattere sotto il naso dei vari BondiCicchittoSallustiFeltriPorroFedeMinzolini questo rapporto.  

Questa è l'ennesima figuraccia italiana ed è l'ennesima conferma che il conflitto d'interessi non è roba da comunisti, anche in considerazione dei richiami dell'AgCom al Tg1 al Tg4 e a Studio Aperto per un palese squilibrio mediatico a favore della maggioranza.

Giusto per la cronaca la mia incazzatura è bipartisan, considerato anche che il PD (nient'altro che un residuato bellico dell'Ulivo di Prodi, al governo dal 96 al 2001 e dal 2006 al 2008) non ha  saputo eliminare nei suoi anni di governo.



L'Italia sempre più in basso. Che tristezza.

Pubblico di seguito un articolo di Andrea De Luca che ricapitola la situazione attuale in Italia e ne approfitto vi vi segnalo anche la mia recensione di Inception su Vita di un Io

Il nostro paese brucia tra le fiamme e le manganellate di Terzigno, le cariche ai pastori sardi, i licenziati, i cassaintegrati, la scuola pubblica a pezzi, il possibile sciopero generale a seguito delle due grandi manifestazioni organizzate dal Popolo Viola e dalla Fiom, il lodo Alfano Retroattivo per salvare per l'ennesima volta il culo a Berlusconi.

Inoltre, notizia proprio di oggi, nella classifica annuale di Reporters sans frontières per la libertà di stampa l’Italia mantiene il 49° posto a pari merito con il Burkina Faso. Vengono attaccate trasmissioni libere come Annozero e Report. I talk show e i tg ci bombardano 24 ore su 24 col delitto della povera Sarah per assicurarsi lo scettro dello share. E buona parte degli italiani segue il Grande Fratello, la trasmissione più stupida che esista.

L'Italia sempre più in basso. Che tristezza

20 ott 2010

Sabotata a Porta a Porta: mettono i sottotitoli di AnnoZero.



La faccia di Vespa quando ha saputo dei sottotitoli sbagliati
Ormai a Vespa non gliene va bene una. Dopo aver fatto una figura meschina al Premio Campiello, mettendoci molto di suo, questa volta è solo vittima della situazione. Nella trasmissione di Porta a Porta dedicata alla violenza c'erano i sottotitoli di AnnoZero: peccato che su You Tube abbiano bloccato il video (se proprio volete provarci cliccate pure qui e vedete se lo ripristinano).


D'altronde era solo dai tempi in cui annunciò in diretta (pentendosene successivamente) che Valpreda era il colpevole della strage di Piazza Fontana e non semplicemente accusato (e poi scagionato) che non ne combinava una delle sue. Anzi no: dimenticavo di quando confezionò addosso a Fini, nel 2005, la puntata di Porta a Porta. O forse anche da quando ha realizzato lo speciale per la consegna delle case in Abruzzo. Sta di fatto che secondo me quello che più è rimasto impresso nella memoria collettiva è il commento al Premio Campiello di cui sopra.


La faccia di Vespa dopo aver visto il video di Adriana Lima
Piccolo omaggio conclusivo: conoscendo la passione di Vespa per i decollétées potrebbe rifarsi vedendo il video di Adriana Lima che presenta per Victoria's Secret un reggiseno di 2 milioni di dollari.

19 ott 2010

Per ricordarsi delle problematiche dei gay è necessario che li pestino a sangue o al massimo l'intervista di Tiziano Ferro su Vanity Fair.

Ci si ricorda dei gay se Tiziano Ferro mette in piazza su Vanity Fair una questione intima; se un gay viene pestato a sangue, e finisce in cronaca nera prima ancora che in rianimazione o peggio al cimitero. Altrimenti dei gay ci si dimentica. Ci si dimentica delle discriminazioni subdole, che secondo me sono la maggior parte: gli sguardi dei vecchi in paese seduti al bar, i commenti sotto voce ("Hai visto quelli!!"), le toccate di gomito e il sorrisetto di sfottò. Per non parlare di quella gentaglia che fa passare l'omosessualità come perversione e come malattia. Non si dice nulla se un sito come Pontifex.Roma straparla sull'omosessualità definendola, o lasciando che gli intervistati la definiscano, come perversione e malattia.

Questa discriminazione "spicciola" non finisce sui giornali, non saprebbero neanche che scrivere: non un ferito, non un morto ammazzato con cui discutere ipocritamente se la tendenza sessuale della vittima sia un'aggravante o meno. Ipocritamente perché dopo qualche giorno non se ne parla più. Ipocritamente perché chi compie questi gesti infami comunque sia dopo poco esce dal carcere, se c'è mai entrato.

Ipocritamente perché, invece di parlare delle aggravanti o delle attenuanti, non si parla del reato e nessuno si pone il problema che le lesioni personali sono considerati gravi tanto quanto un furto aggravato: se la pena è il sintomo dal quale capire la gravità del reato (per cui più alto è il numero di anni in galera, più grave è ciò che hai commesso) allora il caso più grave di lesioni personali (quelle gravissime) vengono sanzionate con un periodo che va da 6 a 12 anni di galera. Il furto aggravato al massimo con dieci anni di galera.

Per la cronaca le lesioni personali gravissime sono quelle che comportano la perdita o la mutilazione di un arto, la perdita di un senso, di un organo o della capacità di procreare, o una permanente e grave difficoltà nel parlare o la deformazione o lo sfregio permanente del viso.

Per cui potrebbe arrivarsi al paradosso che un ladro d'appartamento, che si apposta per studiare i vostri movimenti, si procura magari una copia delle chiavi, s'introduce a casa vostra ruba tutto e se lo porta, si prende magari il massimo proprio per la sua abitualità al reato, e per tutta una serie di circostanze.

Poi ci sarà un figlio di buona mamma (sono un signore e non dico un figlio di zoccola), che pesta a sangue una coppia gay li manda in rianimazione per giorni, a causa delle mazzate prese ad uno dei due, o ad entrambi viene asportata la milza (capita no?) con tutto quello che ne consegue. In virtù del fatto che magari non è pregiudicato gli si danno le attenuanti e se la cava con 7-8 anni di galera e lo stesso discorso vale per quelle amabilissime teste di cazzo che per noia bruciano i barboni che dormono sulle panchine.

Stando così le cose proporrei
a) Per il furto aggravato massimo 7 anni.

b) Per le lesioni personali il divieto di attenuanti per chi compie lesioni personali gravi e gravissime, e l'aumento della pena di tutti i tipi di lesione: da un minimo di 12 anni per le lesioni personali lievi ad un massimo di 30 anni per le lesioni personali gravissime.

Così: almeno per ripristinare un po' di proporzionalità.

14 ott 2010

Le migliori domande nel web

Smascherare?! Ma che è un ladro? Ma fai il biglietto e non ci pensare!!!

No, arriva la moglie di Milingo vestita come Chuck Norris e ti spara a vista

Ma perché è caduto S. Francesco? E quando? Comunque mangia meno peperoni di sera.

E che ne so io, non hanno un cazzo da fare ... chiedi a Silvio comunque.

13 ott 2010

Bondi si sente irriso: intuizione geniale, da cosa l'ha capito?

Per Bondi a sinistra non si va da nessuna parte: proviamo ad andare a destra


Bondi, su Il Giornale (e dove se no), ha scritto un articolo intitolato: A sinistra non si va da nessuna parte in cui dice di sentirsi irriso dagli intellettuali di sinistra. Ma già il fatto che scriva nella sezione Cultura de Il Giornale sembra una barzelletta (e così che esista una sezione analoga tra le pagine de Il Giornale ... si capisce che non è un quotidiano secondo me degno di stima?). Ma tant'è.


In ordine Don AbBondi dice: ... per essere stato un iscritto del PCI prima di aderire a Forza Italia, ho provato dentro di me, drammaticamente e dolorosamente, che cosa significa essere trattato dalla sinistra come l'esponente di una destra repellente. Non è difficile: secondo il vocabolario italiano si può definire Bondi incoerente e voltagabbana. Potrei ricordare cosa disse quest'estate l'ex di lui moglie definendolo devoto a Berlusconi ed invidioso della Brambilla.


Bondi in un'intensa espressione critica e propositiva tipica di un cattolico di sinistra ministro in un governo di destra

Continua definendosi cattolico di sinistra: peccato che sia separato e conviva con una deputata del PDL, devotissimo di un signore (cattolicissimo anche lui) che bestemmia e si accinge a divorziare per la seconda volta, peraltro bell'esempio per entrambi di cattolicesimo, e peccato che per quanto sia di sinistra è ministro in un governo di destra. Per lavarsi la coscienza ritiene che ormai i termini destra e sinistra non significano più nulla (e quando Silvio urla contro i magistrati e contro la stampa comunista, come la mettiamo?).


In ultimo il top del top: la politica della sinistra si è ... privata di un punto di vista critico e propositivo. LA SINISTRA?? LA SINISTRA???? Ma se al PD, per dirne una, discutono anche di quante volte andarsene a cagare e fanno le primarie per scegliere come mandarcisi!!!

Se proprio dobbiamo dirla tutta non può dire queste cose uno che sostiene che Berlusconi è perfetto. E fosse questo ci passerei sopra.  A destra accade che si prepari un attacco mediatico a Boffo, sostanzialmente rivelatosi poi una bufala, per aver egli invitato Berlusconi ad una maggiore sobrietà; succede che si esasperi la situazione riguardante semplicemente la cucina di Gianfranco Fini a Montecarlo, o che si continui a dire di avere le prove di un qualcosa che forse non è così grave (ed è ancora da stabilire cos'è successo e se è reato), con documenti di dubbia provenienza. Ed è un caso se costoro, come la Marcegaglia, erano stati critici con Berlusconi. Ben venga a destra (a questa destra di tal fatta) il punto di vista critico e propositivo.


Checché, poi, ne dica Feltri, perché mai scrivere contro Scajola (all'epoca Ministro per lo Sviluppo Economico) per quegli 80 assegnucci per una casuccia vista Colosseo (le indagini sono tuttavia ancora in corso). Badate bene: Feltri sul tema tende ad assimilare Scajola a Fini, anche se è lapalissiano che non è così. Falso è anche che Feltri abbia dato la notizia per primo ed abbia chiesto subito le dimissioni (le ha chieste il 04 maggio dopo che tutti le stavano chiedendo). Eh già perchè il 23 aprile ne parla Repubblica, ne parla il Corriere della Sera, che a firma di Fiorenza Sarzanini spiega per bene la questione con un articolo che si intitola: Inchiesta G8, spunta la casa della figlia di Scajola e racconta quanto si conosce, ed il Giornale (a firma di Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica) che titola: I pm provano a coinvolgere Scajola facendo solo un generico riferimento al suo coinvolgimento. Il Corriere della Sera continua sul tema, sempre con la Sarzanini, spiegando il presunto perché e percome degli assegni, già si parla di dimissioni da giorni, si richiedono spiegazioni e il Giornale ... pubblica la difesa di Scajola. Fino ad arrivare al 4 maggio quando, finalmente, anche Feltri ne chiede le dimissioni. Uguale no? Notate la somiglianza col trattamento Boffo e col trattamento Fini?

E contro Denis Verdini? Insomma il coordinatore del PDL (non un amico di Fini) stando ad un rapporto dei ROS avrebbe pilotato degli appalti relativi alla ricostruzione dell'Aquila. Sono sicuro che il 18 prossimo quando la procura distrettuale antimafia lo ascolterà, saprà precisare la propria posizione e saprà dimostrare l'estraneità dei fatti, ma mica volete scagliare contro codest'uomo l'accoppiata Feltri-Sallusti!? Anzi doveroso l'articolo a sua difesa.


Ed il povero Cosentino? Su di lui pende semplicemente un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, confermato in Cassazione . Nessuno scandalo quando la Camera ha vietato l'uso delle intercettazioni contro Cosentino. Mica c'è stata la stessa campagna stampa contro di lui.

Capito? E' a sinistra che ci si priva di un punto di vista critico, non a destra dove sistematicamente si attacca chi critica il Governo.  Chi è fedele non viene attaccato e le sue colpe sminuite, chi non lo è viene attaccato magari prendendo un dettaglio trascurabile e facendolo diventare una colpa megagalattica. Solo che questo Bondi non lo dice, e non lo dirà mai.


Riprendo la confessione di Wil e la faccio mia: mi comporterò alla stessa maniera anche con gli altri quotidiani - La Repubblica, il Corriere della Sera, La Stampa, L'Unità, il Fatto Quotidiano -quando cominceranno a macchiarsi delle stesse sevizie professionali, e costituzionali, di Libero e de Il Giornale. Ne basta una, promesso.  




p.s. vi consiglio di leggere la mia opinione sui criminali che ieri sera hanno potuto operare allo stadio Marassi di Genova e, se volete farvi due risate l'articolo di Marcello Foa in cui teme l'espansione mediatica di Murdoch in Gran Bretagna sostenendo che Berlusconi, al confronto, è quasi nulla.

12 ott 2010

Il video dell'aggressione in metropolitana a Roma

No comment: dico solo che chi ha compiuto questo gesto infame e chi se n'è andato senza nemmeno chiamare un'ambulanza ha compiuto qualcosa di criminale.

11 ott 2010

Sallusti accontentato: ecco il dossier sulle notti di Fassino, D'Alema e Bersani.




La faccia di Fassino quando ha saputo dell'esistenza del dossier.

Piero Fassino.
Ho battuto Il Giornale (sai che abilità) e quelli de L'Unità (che si ostinano a parlare di Berlusconi, dei suoi affari e delle sue donne invece di lasciarlo in pace) ed ho scoperto che Piero Fassino, alle 23, quando proprio è decisamente tardi, va a letto dando la buonanotte alla moglie con un bacio sulla guancia (rigorosamente sinistra) e questo è sintomo di scarsa dedizione alla famiglia (cosa in cui è deditissimo Silvio Berlusconi che di certo è molto più prodigo di effusioni amorose). Di tanto in tanto fa finta di leggere qualche libro noiosissimo come Cent'anni di solitudine o Il nome della rosa. (quei tascabili da 500 pagine). Ma quando la moglie dorme Fassino si trasforma: si alza e silenziosamente ruba un pacchetto di crackers dalla dispensa fingendo che è stato un topolino dispettoso, poi va in salone mette le cuffie e si scatena sulle note di Ventiquattro mila baci.


Tutto questo per uno che dice che sotto stress perde interesse per i sapori è scandalosamente incoerente. Fassino è un falso magro e per questo deve dimettersi e non fare predicozzi.
D'Alema fa leggere questo dossier in anteprima a Casini


Massimo D'Alema.
Uno che manda Alessandro Sallusti a farsi fottere (che si comporta sempre da signore, basti vedere come si è comportato con Concita de Gregorio) già per questo è criticabile. Di notte D'Alema prepara i discorsi di Bersani, gli telefona e glieli detta imponendogli di scriverli in bella grafia e di rileggerli con enfasi e con convinzione. Quando proprio Bersani non s'impegna va da lui e gli tira un capello per ogni errore: ecco anche svelato perché Bersani è calvo. Spesso usa i capelli di Bersani per rinfoltire i suoi proverbiali baffetti.


Se si spiccia rapidamente con Bersani, va sulla barca a vela Ikarus II e ci invita spesso anche Berlusconi sperando che gli presenti qualche gnocca. Ma Berlusconi, notoriamente timido, fedele e casto, declina sempre preferendo dedicarsi alla recita del rosario o ad elencare le migliori bestemmie in circolazione.
D'Alema tira un capello a Bersani: si ostina a dire 'sta roba qua




Pierluigi Bersani.
Bersani stremato da D'Alema
Passa molte ore a notte a telefono con D'Alema, scrivendo sotto dettatura i suoi discorsi e fingendo enfasi e convinzione. Deve la sua calvizie allo stesso D'Alema. Vorrebbe aggregarsi al duo D'Alema - Berlusconi sulla barca Ikarus II, ma visto che Berlusconi appende sempre D'Alema, a quanto pare Bersani si ritroverebbe spesso schiavizzato a fare il mozzo sulla barca. Stufo di tutto ciò, talvolta sbaglia volontariamente come ripicca nei confronti del lider Massimo preferendo scrivere e riscrivere le stesse cose piuttosto che spezzarsi la schiena.

9 ott 2010

Tutto sul dossier de Il Giornale.

In pratica uno scherzo (che avrà consentito di vendere un sacco di copie) visto che sono vecchi articoli contro di lei. Una pubblicità gratuita, altro che chiacchiere. Potrebbe anche essere vista come la dimostrazione che l'unico dossier capaci di confezionare ... è degli altri. 

Su, scherzi a parte, Feltri-Sallusti-Porro dov'è il dossier, quello vero intendo?

8 ott 2010

Dubbio atroce: la sostituzione di Feltri il 24 settembre ha a che fare con il presunto dossier anti-Marcegaglia?


Ho appreso che la Marcegaglia dice solo banalità e che quindi non serve intervistarla. Dato che il consiglio viene da Feltri ... non lo seguirei ed avendone la possibilità la intervisterei senza meno.  Ho appreso anche che tra Berlusconi e Marcegaglia non corre proprio ottimo sangue.


Ho appreso che il conflitto di interessi (la sovrapposizione del potere politico e mediatico) è evidente, ma solo per chi vuole vederlo. E ho appreso anche che il metodo Boffo ha radici un po' più antiche: la telefonata Consorte-Fassino fu pubblicata da Il Giornale; così le foto di Veronica Lario nuda, colpevole di aver usato la bocca per parlare e non per altro. Poi è capitato a Boffo, reo di aver invitato il premier ad una maggiore moralità e forse reo (mi si passi il termine) di essere omsessuale. Anche omofobi nel considerare l'omosessualità qualcosa di degradante. Il giudice Mesiano era reo di avere dei calzini pseudo turchesi (costata una sospensione dall'Ordine a Brachino). Fini e l'affaire Montecarlo ha spopolato per tutta l'estate. E tralascio i commenti sul video di Marrazzo e sul dossier su Caldoro. Adesso questo dossier sulla Marcegaglia, staremo a vedere. 

Ho appreso che compito del giornalista è raccontare i fatti, magari così come si vede senza pretendere la realtà oggettiva, ma occorre indagare se c'è qualcosa che non va e raccontarlo. Raccogliere indizi e formarsi (e far formare) un'idea. Questo è giornalismo. Guarda caso, invece, dossier e foto appaiono contro chi contesta il premier, anche editore de Il Giornale. La minaccia, quindi, è per chi dissente da una certa linea, non per chi mente e questa minaccia al dissenso non è degna nemmeno del peggior scribacchino di questo mondo.

Ho capito che, nonostante quello che dice Sallusti che non chiarisce affatto le proprie affermazioni, i telefoni de Il Giornale non sono mai stati sotto controllo

Ho appreso che le perquisizioni a Il Giornale non sono affatto censura preventiva: ribadito che si è giunti a sapere di queste cose per un'altra inchiesta, non si vuole evitare che si faccia giornalismo, il quotidiano esce regolarmente, ma si vuole approfondire se ci sia o meno una violenza privata, cioè un atteggiamento minatorio per far sì che il destinatario di queste minacce cambi idea.

In ultimo un dubbio: le dimissioni di Feltri il 24 settembre possono avere attinenza con il dossier anti-Marcegaglia, considerato che l'articolo di Sallusti (e i seguenti sms) risalgono al 16 settembre?

7 ott 2010

Sallusti e Porro indagati per concorso in violenza privata.

Stando alle notizie fresche fresche dell'Ansa e dell'AGI  Sallusti e Porro sono indagati per  concorso in violenza privata per aver confezionato un dossier falso sulla Marcegaglia che aveva contestato il Governo (ma va?! Pensavate che tolto Feltri, Sallusti faceva meglio?).

Feltri almeno si beccava le querele, le sospensioni e rischia la radiazione ma almeno le pataccone riesce a pubblicarle. Come quella sul caso Boffo, per esempio. Ma non solo. Alessandro Gilioli, l'anno scorso, ha fatto una summa di tutte le patacche proposte da Feltri come quella del 1990 quando Feltri, a L'Europeo, propone un racconto su presunti memoriali di Moro da parte di un carabiniere infiltrato. Solo che se quel carabiniere infiltrato esiste per davvero io sono il Papa.

Nel 1997 tarocca un'intervista a De Gregori, e sarà condannato; è una bufala quella sul presunto tesoro di Di Pietro (lo ammetterà lui stesso).

Nel 2000 pubblica cinque foto di ragazzini nemmeo adolescenti nudi tratti da video di pedofili: prima si becca la radiazione all'unanimità poi è convertita in censura.

Nel 2007 la Cassazione giudica "un quadro di vere e proprie false affermazioni" l'inchiesta revisionista sull'attentato di via Rasella (attacco artigisno ad un reparto di polizia militare tedesca che subì gravi perdite: i nazisti, per gradire, risposero con la rappresaglia consumata alle Fosse Ardeatine). Da segnalare l'articolo: Mussolini era cornuto (aggiungerei sticazzi).

5 ott 2010

Le stranezze dell'attentato a Belpietro.

Francesco Bacone (alias Francis Bacon) ha lasciato ai posteri il metodo baconiano di conoscenza dei fenomeni. In sintesi: la pars destruens, ovvero la parte che distrugge, consiste nell'eliminare le antiche conoscenze errate. La pars costruens del metodo baconiano prende spunto dall'induzione aristotelica (osservazione dei fenomeni) e vi aggiunge la sperimentazione di queti ultimi e la registrazione della loro presenza od assenza, la registrazione del grado di presenza e degli eventi che ne impediscano la realizzazione.


Non ho mai apprezzato tanto come oggi il fatto di aver studiato filosofia al classico. Bene: questo metodo scientifico, perfezionato da Galileo, è per gran parte applicato tutt'oggi. E lo si può applicare anche nei casi più spiccioli: qualunque critica ed osservazioe su di un fenomeno si faccia ci si deve assicurare che vi sia una pars destruens - ovverosia che si dica cosa non è esatto - ed una pars construens - ovverosia che si dica come dovrebbe essere sulla base di dati noti o presumibili e sulla base delle conoscenze e delle risultanze probatorie che in realtà sono presenti.


In pratica se è noto a tutti che gli asini non volano, ed io invece sostengo che ho visto un asino volare, devo dimostrare che sia vero. Non posso cavarmela dicendo: non spetta a me dimostrarlo. 


Bene: è giunto il momento di fare un paragone tra l'attentato a Berlusconi e l'attentato a Belpietro. Dunque: l'attentato a Berlusconi è stato visto praticamente in mondovisione, quindi il rischio di sgamare qualche inghippo è altissimo (elemento a favore della verità dell'attentato e non della sua falsità come si voleva far credere). L'attentato a Belpietro, invece, non l'ha visto quasi nessuno (a momenti manco le telecamere di sorveglianza). Già qui c'è una sostanziale differenza. Ritorniamo all'asino che vola. Ne ho visto uno stamattina ma non l'ha visto nessun altro.


Mentre un tratto in comune è il fatto che per entrambi i complottisti (sempre loro!!) sostengono che sia un falso attentato. Solo che nel caso dell'attentato a Berlusconi ci sono tutta una serie di domande cui nessuno ha saputo ancora rispondermi (compreso Fabio P. sul blog di Byo Blu) prevalentemente sul numero tendenzialmente elevato di persone coinvolte in questo presunto falso attentato, sul metodo per zittire queste persone, sulla sincerità del referto medico prodotto dalla Procura (referto vero fino a prova contraria) e che testimonia una serie di ferite REALI FINO A PROVA CONTRARIA. In questo caso pars destruens è affermare che l'attentato sia falso perché, per esempio, la camicia non è macchiata nonostante il colpo al naso (cosa pure attribuibile forse al fatto che sia un'infrazione e non una rottura del setto nasale); pars construens è risolvere tutte queste perplessità costruendo una tesi che dia conto di questi punti oscuri e che quindi dimostri realmente come potrebbe essere andata.


Nel caso di Belpietro, invece, la situazione è ribaltata in quanto è la tesi ufficiale ad essere piena di falle e di dubbi: quindi la pars destruens è sempre il fatto che si ritiene falso l'attentato, ma la pars construens si basa su tutta una serie di contraddizioni facilmente ritrovabili sul precisissimo blog di Wil per cui si potrebbe anche ipotizzare come plausibile il fatto che l'attentato sia stato inventato. Giusto per dirne una si fa notare come sia strano che l'agente di scorta, nonostante il soggetto abbia provato a sparargli a bruciapelo abbia riconosciuto modello della tuta e modello della pistola in pochi istanti e come non sia riuscito a colpirlo nemmeno di striscio in uno spazio relativamente ristretto, e come, ancora, non vi siano impronte nè immagini nelle telecamere di sorveglianza. 

Converrete anche voi che, in questo caso, volendo sostenere una tesi alternativa che miri a smentire la tesi ufficiale siamo in presenza di molti dubbi e quindi, per usare un termine giuridico, possiamo parlare di ribaltamento di onere della prova per cui chi sostiene la tesi ufficiale  adesso deve chiarire i dubbi.


In sintesi: chi ha sostenuto la falsità dell'attentato a Berlusconi non ha saputo portare prove nè deduzioni logiche a sufficienza a smentire la tesi ufficiale e non ha saputo rispondere alle domande che mettevano in luce le contraddizioni della tesi alternativa. Chi sostiene che sia plausibile la falsità (totale o parziale) dell'attentato a Belpietro, invece, ha portato una serie di indicazioni che mira a dimostrare la fallacia della tesi ufficiale e quindi mira a dimostrare (pars construens) che l'attentato non sia avvenuto.


4 ott 2010

Come migliorare l'ambiente in pochi e semplici (ma utilissimi) passi.

Vorrei prendere tutti gli automobilisti, metterli in fila di fronte ad un muro e chiedere loro due cose semplicissime: dove abitano e dove lavorano. Dopo di che, se dalla loro casa al loro posto di lavoro possono andare a piedi o con l'autobus o con la metropolitana o con un qualsiasi altro mezzo pubblico vorrei farmi dare 1 euro per ogni giorno che usano la macchina. Diverrei probabilmente miliardario. E se, invece, si convincessero ad usare mezzi alternativi, i comuni avrebbero molti più soldi derivanti da biglietti e da abbonamenti (che quindi non aumenterebbero); il traffico e lo smog diminuirebbe, quindi non solo gli autobus andrebbero più rapidi ma anche tutti coloro che per forza devono usare l'auto (per esempio i tassisti o i rappresentanti o i medici) troverebbero strade vuote. Vorrei incazzarmi con questi automobilisti che sono solo dei produttori immuni di smog, ammorbano l'aria che respiriamo per la loro pigrizia del cacchio. Andatevene a cagare (ma andateci a piedi che vi fa bene alla salute).

Ad Alfano gli chiederei perché non si può creare il processo in videoconferenza (avete presente Skype? Bene io ce l'ho, voi?); perché non finanziare pc e personale tecnico adeguato per creare i fascicoli  e notifiche digitali che per davvero accorcerebbero i tempi del processo (la notifica per email arriva subito e non sta ad aspettare le poste italiane). Avete presente cosa significa che praticanti, avvocati, giudici, pm, imputati, clienti, insomma tutti coloro che prendono parte ad un processo possono stare comodamente a casa propria e non mettersi in auto.


Poi andrei dai sindaci delle principali metropoli e chiederei loro perché le metropolitane non sono aperte 24 ore al giorno almeno nei giorni in cui è prevedibile una maggiore movida. E chiederei anche loro perché non sostituiscono le rotatorie ai semafori e perchè questi ultimi non sono semafori con i led. E vorrei poter avere la forza di poterli costringere a prendere questi provvedimenti.


Poi andrei da Moretti, AD di Trenitalia, e gli chiederei: perché da Napoli a Bari (263 km) ci vogliono dalle 3 ore e mezzo alle 5 ore mentre da Napoli a Roma (229 km) ci vuole al massimo un paio d'ore col più fesso dei regionali; mentre per percorrere soli 210 km da Catania a Palermo ci vogliono dalle 3 alle 6 ore e 40 di treno (mentre sole un paio d'ore di macchina)?

Poi andrei da tutti i nostri politici e chiederei loro: perché non rendete obbligatorie le auto elettriche (invece di rompere le balle con gli euro 1-2-3-4-5-6 che spesso è un trucco per rottamare auto che camminerebbero bene altri vent'anni?), perché non rendete obbligatorie le lampadine a basso consumo e i giornali su carta riciclata (o meglio on line)? E la raccolta differenziata? Si potrebbe incentivare con mezzi del tipo: per ogni dieci kg di spazzatura riciclata che ci porti avrai una percentuale di sconto sulle tasse. Vedi come tutti si precipitano per pagare meno tasse.


Meno male che dal gennaio prossimo non si potranno più produrre buste di plastica (sperando che non si rinvii ulteriormente come hanno già fatto). Mi sembra pochissimo, ma sono consapevole che è un piccolo passo in avanti.
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