30 nov 2010

Tutte le rivelazioni di Wikileaks su Silvio.


Berlusca cerca di ottenere il cellulare di una velina
Che Berlusconi sia un simpaticone potrei anche concedervelo, ma è cosa ben diversa da essere abili ed arruolabili per governare un paese. Specie se si pensa che la sede del Governo non è l'osteria.

Beninteso, non è che Wikileaks abbia detto in sè nulla di sconvolgente: nessuna trama segreta, nessuna spia, nessun intrigo internazionale. Di Berlusconi sappiamo quello che sapevamo già: solo che a dirlo è il governo americano, tramite la propria diplomazia, non i giornali comunisti.

Sapevamo già che fosse troppo amico di Gheddafi e Putin e con quest'ultimo ha affari da tenere sotto controllo,  perchè effettivamente è dal 1994 che sponsorizza i russi e tutti lo guardano come se fosse uscito da un manicomio. Giusto per la cronaca la Russia è considerato praticamente uno stato della mafia. Peraltro penso che ormai sia lo stesso Putin a non sopportarlo più, almeno così riporta l'inviato del Kommerzant e buona parte della stampa russa (e anche Repubblica).


Che fosse amico di Gheddafi era evidente, e casomai vi fossero dubbi basta rivedere quello che scrissi lo scorso 30 agosto, senza necessità di Wikileaks. Analogamente già dallo scorso aprile mi sembrava evidente che l'accordo USA-Russia non era (e non poteva essere) merito della diplomazia di Silvio che minacciava di non riceverli al G20. Anzi a ben pensare era evidente già dal G8 de L'Aquila nel 2009 quando Obama fece i complimenti a Napolitano e non a Berlusconi.


Hmmm ... sì c'è tutto.
Non è una novità che è debole ed inefficace fisicamente e politicamente, con un'eccessiva tendenza a partecipare a feste selvagge che non lo fanno riposare. La tanto vantata amicizia con gli americani non c'è mai stata, o non c'è più, data la sfiducia che hanno nei nostri confronti grazie a Berlusconi. Elisabeth Dibble, n. 2 dell'ambasciata americana in Italia, era tale anche sotto l'amministrazione Bush: e Berlusconi era considerato inetto ed incapace anche quando si proclamava,  amico di Bush e dell'America (e viceversa).

Quello che dovrebbe colpire è che le dichiarazioni di cui sopra sono dichiarazioni informali, senza filtri nè censure dettate dalla diplomazia o dalla convenienza politica: insomma è quello che sinceramente il governo e la diplomazia americana pensano di Berlusconi. 

Infine, quando lo sentite vantarsi di ottimi rapporti con Stati Uniti e Russia; quando lo sentite elogiare la propria politica estera; quando lo sentite dire che è il più esperto, il più considerato, il più bravo ...... ricordatevi di quello sta emergendo dalle carte di Wikileaks perché su Berlusconi queste carte dicono l'opposto.

Grazie di tutto.




29 nov 2010

26 nov 2010

Lealtà alla maggioranza? Responsabilità politica? O necessità della pensione?

Forse non tutti sanno che ci sono circa tremila ex parlamentari (1377 ex deputati, 861 ex senatori e 1064 pensioni di reversibilità ai familiari: 3302) che si beccano una pensione che va da circa 2400 euro a 9947 euro. Risultato: 130 milioni di euro all'anno.


E forse non tutti sanno che se, per Toni Negri, bastarono poche sedute per percepire 3000 euro mensili, per poi passare a 2 anni 6 mesi e un giorno, adesso sono necessari almeno 5 anni ancorché in fasi diverse.


Orbene, 345 parlamentari sono alla prima legislatura: se un lato positivo è che poco più di 1/3 del Parlamento è stato rinnovato, d'altro canto essendo alla prima legislatura, e non avendo ancora maturato BEN 5 ANNI DI DURO LAVORO IN PARLAMENTO non possono ottenere la pensione e non sanno se verranno riconfermati, vigente ancora il presente sistema proporzionale: saranno i leader di partito a decidere, se si va a votare, chi ed in quale posizione sarà in lista.


Detto questo, quando sentirete parlare in queste settimane di ideali, di valori, di maggioritario e proporzionale, di governo tecnico, di responsabilità verso gli elettori e verso le istituzioni chiedetevi e controllate, per esempio nella lista poltronissimi di Beppe Grillo, chi è che sta parlando: se è uno dei 345 parlamentari alla prima legislatura, ben potrebbe essere dettato da ben altri interessi com 3000 euro al mese di pensione; o se è qualcun altro che manteniamo da un decennio.


E ricordate anche chi ha votato contro l'abolizione dei vitalizi proposta da l'Italia dei Valori. In sintesi tutto l'arco parlamentare  si è opposto tranne 22 deputati dell'Italia dei Valori, 50 deputati assenti, 53 deputati in missione e 5 astenuti. Ricordatevelo quando vi vorranno propinare altri tagli. Ricordatevelo quando vogliono alzare l'età pensionabile. Ricordatevelo anche perché il rinnovamento dei parlamentari va anche bene, anzi è auspicabile, ma se diventa uno strumento per ottenere vitalizi con molto poco, diventa qualcosa di molto diverso.


p.s. ho resistito pochi minuti per sentire Nicola Latorre ieri sera da Vespa: ecco la sua risposta sfuggente ed untuosa mi ha fatto pensare che stanno ancora decidendo come accordarsi. Per quanto possa sembrare paradossale ho preferito Bocchino che ha chiaramente detto di non volersi alleare con Di Pietro, perchè loro comunque fanno parte dell'area di centrodestra.

23 nov 2010

Annunciate le dimissioni per una battuta. Noi siamo più avanti.

Accade in Giappone, dove il ministro della Giustizia aveva detto, scherzando,«Facile fare il ministro della giustizia. Quando non ti viene una risposta dico: mi astengo dal commentare su casi specifici e Sto affrontando la questione in modo appropriato in base alla legge e ai fatti». In conferenza stampa ha detto di essere stato imprudente e si dice dispiaciuto. Dopodiché s'è  dimesso.

Ricapitolando: nel febbraio 2002, per scherzo, Berlusconi fa le corna dietro la capuzzella di Piquet. 

Il 01 Luglio dello stesso anno, sempre scherzando, avrebbe voluto proporre Schulz, figlio di deportati ebrei nei campi di concentramento, per il ruolo di kapò.


L'11 marzo 2003 bacia la mano della figlia di Erdogan. Imbarazzo perché lei è una musulmana praticante e poi risate: sarà una battuta anche questa?


11 settembre 2003: sostiene che Mussolini mandava le persone in vacanza e non le ammazzava. Come no!


Dopo diverse gaffes, tra cui consigliare ad una precaria di sposarsi un miliardario, o il non ricordarsi della Thatcher in quanto non era una bella gnocca mima, sempre per scherzo, nell'aprile 2008 il gesto del mitra ad una giornalista russa che sta ancora cagatissima sotto per la paura, vista la fine di Anna Politovskaja.


Il 05 novembre 2008 dice di Obama che è giovane, bello ed abbronzato.


Non pago diventa il mattacchione della situazione il 18 novembre facendo CUCU' alla Merkel.


Febbraio 2009: ironizza sui voli della morte. Ovviamente scherza.


Dopo aver detto che aveva dato lui Carla Bruni a Sarkozy, fatto incazzare la Regina ed anche Rpsy Bindi, e dopo aver fatto aspettare la Merkel, l'11 dicembre 2009 al vertice UE disegna le mutandine e, sempre perché è un mattachione, fa passare i disegni tra i presenti.

Il 15 febbraio 2010 battutona: mai più scafisti, ma le belle ragazze albanesi possono passare


Ma in ultimo, il tocco finale e di classe: BARZELLETTA CON BESTEMMIAAAAA!!!.


Pensare che il ministro giapponese s'è dimesso per una battutina da niente così. Siamo troppo avanti, noi.


UPDATE - Su Politicando 2.0 ho trovato questo video del miglior barzellettiere d'Italia dopo Gino Bramieri: Silvio Berlusconi.

18 nov 2010

I collegamenti Lega - 'Ndrangheta li aveva già segnalati il Giornale.

Adesso Il Giornale fa tutto lo scandalizzato per quello che ha detto Saviano, ma hanno la memoria corta: in realtà lo scorso 19 luglio avevano segnalato, in Cronaca di Milano, alcuni di questi contatti. Anzi: Saviano nel suo monologo aveva citato proprio il caso di Ciocca, che viene nominato anche all'interno dell'articolo.




Mi ricordano le domande della Padania a Berlusconi quando con Bossi non ci si poteva vedere. 


Se i tre arrestati per sciacallaggio non fossero stati serbi ma padani, questo Muraro non avrebbe osato tanto.

Le dichiarazioni del Presidente della Provincia di Treviso, Muraro in forza alla Lega Nord, sono vergognose. Ancor più vergongoso che le abbia ribadite. Sia perchè se fosse stato un leghista avrebbe usato toni e modi diversi; sia perché autorizza implicitamente una misura violenta come la fucilazione e decisamente sproporzionata rispetto al reato commesso, ancorché non sia un reato di poco conto.




Spiegategli che l'antico precetto occhio per occhio dente per dente non si usa più. Ma spiegateglielo voi che se no a me viene l'ulcera.


17 nov 2010

STUDIA GASPARRI!!!!

Sebbene sia previsto dall'articolo 88 della Costituzione, non si può sciogliere una sola Camera semplicemente perché:
1) I tre scioglimenti (1953-1958-1963) erano solo effettuati per motivi tecnici: Camera e Senato avevano legislature diverse (rispettivamente 5 e 6 anni) e per far svolgere contestualmente le elezioni si scioglieva la Camera dei deputati. Per questo, nel 1963, hanno equiparato la legislatura delle due camere. 

2) Scioglimenti per motivi politici e per salvare il Governo non ce ne sono mai stati: anche perché sciogliere la camera che esprimesse un'opinione difforme da quella del Governo sarebbe una punizione per questo dissenso (ma sappiamo che a Berlusconi il dissenso piace molto poco). Senza contare che il nostro bicameralismo è paritario: su quale  fondamento sciogliere la camera che esprime, legittimamente, il  proprio dissenso?


3) Lo scioglimento di una sola camera può avvenire esclusivamente perché quella camera non funzioni correttamente: la vita istituzionale ne sarebbe danneggiata. In questo caso si vogliono perseguire obiettivi diversi. E se, rivotando, alla Camera Berlusconi perde? Si avrebbero maggioranze diverse e quindi si riproporrebbe il problema. Si dovrebbero sciogliere, a questo punto, anche ambo le camere e si dovrebbe andare a votare due volte nell'arco di pochi mesi. Ma anche se le maggioranze fossero omogenee, si voterebbe per il Senato nel 2013 e per la Camera dei Deputati nel 2015: si ritornerebbe al punto 1, e quindi nel 2013 si dovrebbe sciogliere nuovamente la Camera dei Deputati.


4) Per quanto ne possa dire Berlusconi, è il Presidente della Repubblica che scioglie le Camere. Certo le consultazioni sono una prassi costituzionale anche molto saggia, ma non lo decide Berlusconi quale Camera sciogliere, nè decide Berlusconi se andare a votare: prima di sciogliere le camere il presidente della Repubblica DEVE valutare se è possibile trovare un'altra maggioranza che termini la legislatura e solo dopo che questo passaggio vada a vuoto si andrà a votare.

Per questo trovo inadeguato, oltre (e più che) Berlusconi, tutti quegli pseudodirigenti politici che non sanno nemmeno di che parlano. Gasparri stuuuuudiaaaaaa!!!

15 nov 2010

Feltri sospeso: per ridurre l'astinenza dovrò dedicarmi alla calma serafica di Sallusti o all'invidia di Bracalini.

FELTRI, IN FONDO, TEMEVA
MOLTO PEGGIO...
Già da diversi giorni, ormai, Feltri condannato a tre mesi di sospensione dall'ordine dei giornalisti (potevano essere 6): speravo di superare il trauma, ma non ci riesco: di una così autorevole firma se ne sentirà la mancanza. Almeno io sarò in crisi di astinenza: dovrò concentrarmi solo su Sallusti a questo punto.

Scandaloso mettere il bavaglio per tre mesi ad una persona che, in fin dei conti, ha solo spacciato per vera una velina che aveva lo stesso valore di quei numeri di telefono interessantissimi scritti sui muri dei cessi. D'altronde Boffo non l'aveva mica cacciato lui ma Avvenire.


In ultimo un sospiro di sollievo: pensavo che Sallusti stesse cominciando a star sulle palle anche a Feltri, dopo aver letto l'intervista di quest'ultimo su Il Fatto (ma se li stesse arruffianando?). Ed il dossieraggio è grazie a Sallusti, ed il non aver controllato la velina è colpa di Sallusti, e la foto di Veronica l'ha portata Sallusti. Invece no: sono ancora amici per la pelle. Meno male, mi stavo preoccupando.

Speriamo che non chiudano il Giornale, come faremmo senza l'unico quotidiano (checché ne dicano loro) che realmente credeva che Fazio potesse censurare Benigni e che Benigni si facesse censurare da Fazio (ma da chiunque); senza quel quotidiano che attacca a qualunque costo solo chi non è d'accordo col premier; senza quel quotidiano che ha un giornalista noto come Bracalini che è decisamente invidioso di Saviano


Bracalini, dì la verità: volevi scrivere tu Gomorra e non sei stato capace?

9 nov 2010

Provate a fare un panino con la Divina Commedia (Tremonti). Con la Divina Commedia no, ma manco con i tagli alla cultura.

Mi chiedo come sia possibile tanta cecità nell'organizzazione della cultura. 


Dunque crolla la Domus dei gladiatori a Pompei e secondo The tra le migliori 200 università al mondo nemmeno una è italiana. Ora, io non sono un economista, ma facendo semplicemente due più due potremmo cominciare dal contestare i tagli alla cultura. Potrei dire, citando Fazio, che la cultura è paragonabile alle fondamenta di un palazzo (condivido l'enorme simbolicità del crollo dell'armeria di Pompei, cosa che mi lascia a dir poco tra l'allibito e l'incazzato). Ma al di là di ogni discorso che magari potrà sembrare astratto (anche se non lo è, ma magari se ne parlerà in altri momenti), mi chiedo come non si comprenda che la cultura costituisca una risorsa economica immensa e senza fine per il nostro paese. Potremmo essere straricchi solo sfruttando tutte le bellezze culturali (ed ambientali) che possediamo, potremmo fornire ulteriore occupazione (quindi maggiore sviluppo, quindi maggiori famiglie, quindi altre persone che acquistano e pagano le tasse).

Dice Tremonti provate a farvi un panino con la Divina Commedia? Beh io un panino con diversi milioni di euro che ogni anno deriverebbero dagli incentivi alla cultura, sarei capacissimo a farmelo, ma continuando a tagliare i fondi per la cultura non si va da nessuna parte (altro che a sinistra non si va da nessuna parte).



Tutto questo senza contare che siamo ultimi in Europa in quanto a merce trasportata su treni merci in percentuale a merci trasportata su gomma; senza contare che la corruzione che ci leva  complessivamente quasi 200 miliardi di euro l'anno, che abbiamo 110 province e 8100 comuni (che potrebbero essere escluse, le prime, ridotti i secondi) che portano via altre svariate decine di miliardi ogni anno; senza contare che il trasporto pubblico urbano è ancora scarso

Altro che tagli alla cultura: qua stiamo a carissimo amico.

4 nov 2010

Non mi spaventa Berlusconi in sè, mi spaventa Berlusconi in me (Gaber).

La stampa mondiale dedica analisi politiche alle elezioni mid-term (ed anche a prendere per il culo il nostro premier). In Italia la stampa intera si dedica alle escort, pare brutto dire puttane anche se quello sono e quello rimangono. E via a discettare della condotta poco opportuna del premier, tirato in ballo da personaggi di ogni tipo.

Negli USA, Obama prende una sonora batosta dopo due anni di mandato, ed invece di ricontare dieci miliardi di volte i voti, di parlare di complotto comunista, di prendersela con i gay, con i giornali, con i comunisti, con i senatori a vita o con Fini e che fa? Dice: bene, mi assumo la responsabilità della sconfitta, proviamo a collaborare perché non possiamo litigare per i prossimi due anni. In Italia, invece, le parole responsabilità politica e collaborazione quasi non esistono: altrimenti non esisterebbe quella sfilza di pregiudicati, pregiudicandi, starlette e leccaculi che ambiscono a parlare di tutto e di tutti anche in evidente assenza di ogni competenza e cultura sul tema di discussione.


Per non parlare del trivialismo della Lega che col tridente Borghezio-Gentilini-Calderoli può competere con i massimi esponenti dell'alta politica italiana.

Non esiste al mondo il conflitto di interessi che ha Berlusconi, chiedete a Boffo, a Fini ed alla Marcegaglia se sanno nulla, e non esiste al mondo parte politica che, come la sinistra italiana, potendo governare non l'ha eliminato.

In qualunque altro posto che voglia dirsi civile, anche l'assessore alle cazzate comunali del più sperduto posto di questo mondo si sotterrerebbe dalla vergogna per tutte le figure di merda che ha fatto e che ha fatto fare all'Italia. Dal cucù alla Merkel ad Obama bello ed abbronzato fino alle recenti barzellette e battutacce. Ma l'elenco è lunghissimo ed arcinoto. Proprio perché è arcinoto che ripenso a quella vecchia storiella della rana nell'acqua bollente: se ce la butti di colpo, salta fuori; ma se la butti nell'acqua a temperatura ambiente e poi piano piano la riscaldi, la rana morirà. E ripenso anche al mito della caverna di Platone.

Ci stiamo tutti assuefacendo a Berlusconi, al pericolo comunista, ai leghisti più intolleranti, alle barzellette ed alle situazioni più becere che una persona che minimamente si voglia dire civile scanserebbe come la peste. Alla mancanza di buon senso, all'assenza del buon esempio e  senso civico che ogni persona comune, e a maggior ragione una persona che detiene la leadership, dovrebbe avere e dare.

Più passa il tempo, più mi convinco che Gaber aveva ragione: non mi spaventa Berlusconi in sè, mi spaventa Berlusconi in me.



p.s. nel frattempo Bersani che fa? Trova più utile litigare con Renzi,  che vorrebbe rottamarlo, e propone governi di transizione a destra e a manca, ma ho l'impressione che nessuno se lo caghi.


Update. O Vauro legge nel mio pensiero o legge il mio blog.

2 nov 2010

La strategia antigay di Silvio.

Ho maturato un'idea: la frase che tanto ha - giustamente - fatto incavolare il mondo gay è un primo attacco, neanche tanto velato, a Nichi Vendola che potrebbe diventare nel prossimo futuro il leader del PD. Una sorta di attacco preventivo.

1 nov 2010

Berlusconi è come la Caritas.

Premesso che Famiglia Cristiana definisce malato e privo di autocontrollo il Premier non certo perché si paragona alla Caritas, e sottolineato che chi dirige (ed anche chi scrive su) Famiglia Cristiana non è un pericoloso comunistastalinista, resta molto strano fare del bene regalando un'Audi ad una diciassettenne (come se la porta a casa, con l'autista?).

D'altronde possiamo tutti testimoniare che a casa di Berlusconi si presentano solo persone perbene e che si comportano per bene: Vittorio Mangano ne è una testimonianza lampante.


Quello che però devo capire è perché con tutto questo desiderio di aiutare le persone in difficoltà non aiuta me e mi regala una delle sue venti case? Meglio ancora perché non aiuta una casalinga sessantenne e rugosa, un disoccupato cinquantenne e con un po' di pancia e barba incolta o una pensionata con la pensione minima?
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