Non riesco a trovare nulla di scandaloso nella vittoria dell'Inter sulla Lazio: intanto già si era parlato di biscotto contro la Fiorentina. Secondo i maligni quest'ultima avrebbe dovuto perdere in campionato (già compromesso), e vincere in coppa Italia. Risultati: 2-2 in campionato e passaggio al turno successivo in coppa Italia per l'Inter. I maligni sono serviti.
Parliamo poi della Lazio: è un fatto che abbia militato per tutto il campionato nella parte bassa della classifica e ha sostituito l'allenatore, si è privato di un giocatore importantissimo come Pandev (che poi ha preso l'Inter a costo 0) e pure Ledesma per molti mesi è stato fuori rosa, senza che questi due avessero una degna sostituzione. Questi elementi, nel bilancio sportivo di una stagione pesano enormemente come macigni (e con il segno meno davanti). Un lungo campionato ad handicap.
Che l'Inter di questa stagione e di questi ultimi anni sia decisamente più forte della Lazio è evidente anche confrontando il palmares degli ultimi anni (al di là degli scudetti dell'Inter, la Lazio negli ultimi tre anni non è mai andata più su del 10° posto in campionato). A questo si aggiunge un fattore emotivo molto importante: le motivazioni. Da sempre queste possono sovvertire anche i pronostici più scontati.
Ma la Lazio è già praticamente salva, e, come il Cagliari nelle ultime gare, ha di fatto mollato gli ormeggi fino al cambio di Allegri che sembrava intoccabile fino a qualche tempo fa. Nulla di male che una squadra quasi senza motivazioni e qualitativamente inferiore all'Inter faccia una partita anonima e perdendo.
Analogamente nessuno ha avuto da ridire della sconfitta dell'Inter contro il Catania, all'epoca la prima aveva un discreto vantaggio e la seconda era ancora invischiata nella lotta per non retrocedere senza dimenticare le vecchie ruggini Lo Monaco-Mourinho. Eravamo alla vigilia della partita con il Chelsea: biscotto anche lì? O calo dell'Inter concentrato più sulla Champions? Opterei per la seconda.
In fondo non si tratta nemmeno, come fu per Svezia - Danimarca, di concordare un particolare risultato (in quel caso serviva il 2-2 e così fu: un indizio decisamente maggiore). Se qualcosa di antisportivo c'è stato, quello è il comportamento dei tifosi laziali che hanno esultato ai gol dell'Inter. Non amore per la propria squadra, ma avversione e repulsione per la squadra avversaria (la Roma). Anzi non avversaria, nemmeno rivale e neanche nemica: per la squadra odiata.
Parliamo poi della Lazio: è un fatto che abbia militato per tutto il campionato nella parte bassa della classifica e ha sostituito l'allenatore, si è privato di un giocatore importantissimo come Pandev (che poi ha preso l'Inter a costo 0) e pure Ledesma per molti mesi è stato fuori rosa, senza che questi due avessero una degna sostituzione. Questi elementi, nel bilancio sportivo di una stagione pesano enormemente come macigni (e con il segno meno davanti). Un lungo campionato ad handicap.
Che l'Inter di questa stagione e di questi ultimi anni sia decisamente più forte della Lazio è evidente anche confrontando il palmares degli ultimi anni (al di là degli scudetti dell'Inter, la Lazio negli ultimi tre anni non è mai andata più su del 10° posto in campionato). A questo si aggiunge un fattore emotivo molto importante: le motivazioni. Da sempre queste possono sovvertire anche i pronostici più scontati.
Ma la Lazio è già praticamente salva, e, come il Cagliari nelle ultime gare, ha di fatto mollato gli ormeggi fino al cambio di Allegri che sembrava intoccabile fino a qualche tempo fa. Nulla di male che una squadra quasi senza motivazioni e qualitativamente inferiore all'Inter faccia una partita anonima e perdendo.
Analogamente nessuno ha avuto da ridire della sconfitta dell'Inter contro il Catania, all'epoca la prima aveva un discreto vantaggio e la seconda era ancora invischiata nella lotta per non retrocedere senza dimenticare le vecchie ruggini Lo Monaco-Mourinho. Eravamo alla vigilia della partita con il Chelsea: biscotto anche lì? O calo dell'Inter concentrato più sulla Champions? Opterei per la seconda.
In fondo non si tratta nemmeno, come fu per Svezia - Danimarca, di concordare un particolare risultato (in quel caso serviva il 2-2 e così fu: un indizio decisamente maggiore). Se qualcosa di antisportivo c'è stato, quello è il comportamento dei tifosi laziali che hanno esultato ai gol dell'Inter. Non amore per la propria squadra, ma avversione e repulsione per la squadra avversaria (la Roma). Anzi non avversaria, nemmeno rivale e neanche nemica: per la squadra odiata.
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