27 ago 2009

Festa del PD & co.

Sono a Genova da qualche giorno, ma non ho trovato il coraggio di andare alla festa del PD. D'altronde a Berlusconi hanno detto che non è un festino, e quindi non m'interessa: spero solo che non fosse un modo per depistarlo e per tenersi qualche bella ragazza, ma alla fine ho visto solo Marini, Franceschini, Fini et similia: quindi alla fine tutto tranne belle ragazze., non mi sarò perso granché.

Ormai al PD si prendono troppo seriamente (anche nelle feste): non averanno mai un premier ottimista, d'altronde Franceschini e Bersani arrossirebbero a raccontare le barzellette sconce. Berlusconi l'ha presa bene, anche se ha dichiarato che la prossima festa del PD vuole organizzarla lui a Villa Certosa, con Apicella e Malgioglio come animatori.

Quest'estate che volge al termine è stata anche caratterizzata da Bossi che vuole l'insegnamento dei dialetti a scuola: non si riesce ad insegnare l'italiano ai laureati, forse con il dialetto viene meglio. Ma l'idea non è stata bene accetta: chiunque non fosse a mollo nell'acqua ha mandato Bossi a quel paese, ognuno con il suo dialetto.

p.s. Berlusconi aveva detto che avrebbe passato l'estate a L'Aquila (motivo per cui al festino PD non sarebbe potuto andare). Il fatto è che a L'Aquila quasi non s'è visto, ma è stato a Villa Certosa: questo è perché con l'ennesima legge ad personam ha spostato L'Aquila in Sardegna. Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto.

E chi non è d'accordo è comunista.

17 ago 2009

Ipse dixit: contro la diffusione del provincialismo.

Noi siamo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insiemegià l'ora suonò.

Goffredo Mameli "Il canto degli italiani" composto 1847, seconda strofa del nostro inno nazionale.

15 ago 2009

Esperimento (inutile?) ad Edimburgo.

Grande scoperta dell'università di Edimburgo per capire cosa spinge all'onestà dei cittadini: hanno disseminato ogni 400 metri un totale di 240 portafogli (in realtà per far passare inosservata la cosa avrebbero dovuto cominciare ad Edimbugro ed arrivare verso Mondragone, mi immagino questa semina di portafogli uno vicino all'altro). Ovviamente i portafogli erano vuoti (forse davano per scontato che con 500 euro dentro col kaiser che soldi e portafogli ritornavano), ed il 50% è stato restituito, e - scoperta assolutamente sensazionale - e ciò che era contenuto in questo 50% erano le foto dei bambini o del cucciolo o della famiglia. Solo per un caso che gli scienziati ancora devono capire, non sono stati restituiti i portafogli contenenti buoni sconto, ricevute di donazioni e biglietti della lotteria.

Presto capiranno che spinge alla restituzione:
a) la totale assenza di soldi;
b) il fatto che la foto dei bambini non possono venderla a nessuno senza rischiare l'accusa di pedofilia;
c) nessuno se ne frega nulla delle foto dei cuccioli o della famiglia.

Se mi avessero telefonato, avrei risposto io in molto meno tempo e facendo un buon prezzo. Ah: se vedete qualcuno vagamente incazzato ad Edimburgo, è che ha capito la presa per il culo e sta cercando chi l'ha ideata, giusto per divertirsi a pestarlo a sangue.
Buon Ferragosto a tutti.

8 ago 2009

Una storia italiana.

Un ragazzo ed una ragazza, con un carattere un po' diretto, dopo essersi lungamente corteggiati, si fidanzano e si sposano. In luna di miele, tuttavia, viene anche un amico comune che frequenta osterie di tutti i tipi. Si erano conosciuti grazie a lui, quindi ha avuto buon gioco a dire che era merito suo se si erano sposati.

Solo che ora gli sposini frequentano posti di gran lusso, e questo amico comune potrebbe creare imbarazzi: rutti, corna, canti e barzellette sconce non sono bene accette. Ma a pensarci bene, questo loro amico comune è inopportuno ed in fondo è conosciuto per questo.

E così fu che questo amico comune fu accettato con un sorriso, ma al ritorno la sposa ebbe da ridire con i parenti, i quali erano tutti meravigliati della scelta compiuta: "Si è autoinvitato, chi lo conosce" disse.

Questo amico comune ed inopportuno, invece, pensa bene di continuare a rivendicare imperterrito il merito, senza capire che vogliono (giustamente) scaricarlo. La domanda che tutti si pongono è: "Possibile che non abbia a casa sua parenti, amici od anche oppositori che gli insegnino l'educazione?" La risposta dovrebbe essere semplice: "Sì è possibile. In tutte le famiglie le critiche sono fatte ed in genere sono bene accette. Nella sua, chiunque ci provi nella migliore delle ipotesi non viene ascoltato e nella peggiore delle ipotesi per lui saranno uccelli senza zucchero".

3 ago 2009

Dedicato a te.

Dedicato a te, persona dalle mille certezze incrollabili, che non ammetti repliche né dubbi e che con tutti i mezzi devi affermare la tua superiorità indiscutibile rispetto a tutti, che spari giudizi sempre netti, precisi e definiti come scolpiti nel marmo di Carrara e come verità bibliche.

Dedicato a te che rispondi come un disco rotto ripetendo le tue frasi prestampate a prescindere da quello che ti viene detto, frutto evidente dei luoghi comuni di cui sei completamente pieno.

Dedicato a te che badi alla ciglia nell’occhio altrui e non vedi la trave nel tuo occhio: il senso di autocritica evidentemente abita lontano da te migliaia di chilometri. A te che, quindi, ami fare la vittima in ogni occasione.

Dedicato a te che sai usare bellissime parole, ma pochissimi fatti; o che fai le cose ma non ne sai il perché; che vivi passivamente la vita come se ti avessero affidato un fagotto da portare: vorresti liberartene ma non sai come, ed allora te ne disinteressi.

Dedicato a te che indossi una maschera, con relative frasi di circostanza a debito corollario, ma poi in alcuni momenti di lucida follia sveli tutta la tua cattiveria e sveli tutta la tua falsità: sono pochi attimi di sincerità, occorre avere la prontezza di rilevare questo momento. Può bastare una frase, a me ne basta una, ma che sia illuminante su tutto il tuo progetto che hai tentato di tenere vanamente nascosto.

Dedicato anche a te che parli per sentito dire (citazione di Gaber che fingi di conoscere, ma in realtà ti annoia da morire); che ti dichiari di sani principi, ma in realtà sei solo una persona subdola ed aspetti l’occasione per sputtanare gli altri quando non sono presenti, o aspetti solo il momento per farti bello o bella, solo perchè sei una persona invidiosa dei successi e dei piaceri altrui.

Dedicato a te, che assecondi quasi tutti i luoghi comuni per sentirti uomo o donna, perché devi dimostrarlo a qualcuno, ma prima ancora a te stesso; che quindi reprimi frustrazioni ed indecisioni senza che tu possa risolverle.

Prevedo reazioni di due tipi, ma non ne escludo altre: una parte penserà ad associare una o più persone per ogni dedica; un'altra parte penserà: "Se ce l'hai con qualcuno in particolare dillo", giusto per dimostrare che ha la coscienza sporca.
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