Per Bondi a sinistra non si va da nessuna parte: proviamo ad andare a destra |
Bondi, su Il Giornale (e dove se no), ha scritto un articolo intitolato: A sinistra non si va da nessuna parte in cui dice di sentirsi irriso dagli intellettuali di sinistra. Ma già il fatto che scriva nella sezione Cultura de Il Giornale sembra una barzelletta (e così che esista una sezione analoga tra le pagine de Il Giornale ... si capisce che non è un quotidiano secondo me degno di stima?). Ma tant'è.
In ordine Don AbBondi dice: ... per essere stato un iscritto del PCI prima di aderire a Forza Italia, ho provato dentro di me, drammaticamente e dolorosamente, che cosa significa essere trattato dalla sinistra come l'esponente di una destra repellente. Non è difficile: secondo il vocabolario italiano si può definire Bondi incoerente e voltagabbana. Potrei ricordare cosa disse quest'estate l'ex di lui moglie definendolo devoto a Berlusconi ed invidioso della Brambilla.
Continua definendosi cattolico di sinistra: peccato che sia separato e conviva con una deputata del PDL, devotissimo di un signore (cattolicissimo anche lui) che bestemmia e si accinge a divorziare per la seconda volta, peraltro bell'esempio per entrambi di cattolicesimo, e peccato che per quanto sia di sinistra è ministro in un governo di destra. Per lavarsi la coscienza ritiene che ormai i termini destra e sinistra non significano più nulla (e quando Silvio urla contro i magistrati e contro la stampa comunista, come la mettiamo?).
In ultimo il top del top: la politica della sinistra si è ... privata di un punto di vista critico e propositivo. LA SINISTRA?? LA SINISTRA???? Ma se al PD, per dirne una, discutono anche di quante volte andarsene a cagare e fanno le primarie per scegliere come mandarcisi!!!
Se proprio dobbiamo dirla tutta non può dire queste cose uno che sostiene che Berlusconi è perfetto. E fosse questo ci passerei sopra. A destra accade che si prepari un attacco mediatico a Boffo, sostanzialmente rivelatosi poi una bufala, per aver egli invitato Berlusconi ad una maggiore sobrietà; succede che si esasperi la situazione riguardante semplicemente la cucina di Gianfranco Fini a Montecarlo, o che si continui a dire di avere le prove di un qualcosa che forse non è così grave (ed è ancora da stabilire cos'è successo e se è reato), con documenti di dubbia provenienza. Ed è un caso se costoro, come la Marcegaglia, erano stati critici con Berlusconi. Ben venga a destra (a questa destra di tal fatta) il punto di vista critico e propositivo.
Checché, poi, ne dica Feltri, perché mai scrivere contro Scajola (all'epoca Ministro per lo Sviluppo Economico) per quegli 80 assegnucci per una casuccia vista Colosseo (le indagini sono tuttavia ancora in corso). Badate bene: Feltri sul tema tende ad assimilare Scajola a Fini, anche se è lapalissiano che non è così. Falso è anche che Feltri abbia dato la notizia per primo ed abbia chiesto subito le dimissioni (le ha chieste il 04 maggio dopo che tutti le stavano chiedendo). Eh già perchè il 23 aprile ne parla Repubblica, ne parla il Corriere della Sera, che a firma di Fiorenza Sarzanini spiega per bene la questione con un articolo che si intitola: Inchiesta G8, spunta la casa della figlia di Scajola e racconta quanto si conosce, ed il Giornale (a firma di Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica) che titola: I pm provano a coinvolgere Scajola facendo solo un generico riferimento al suo coinvolgimento. Il Corriere della Sera continua sul tema, sempre con la Sarzanini, spiegando il presunto perché e percome degli assegni, già si parla di dimissioni da giorni, si richiedono spiegazioni e il Giornale ... pubblica la difesa di Scajola. Fino ad arrivare al 4 maggio quando, finalmente, anche Feltri ne chiede le dimissioni. Uguale no? Notate la somiglianza col trattamento Boffo e col trattamento Fini?
E contro Denis Verdini? Insomma il coordinatore del PDL (non un amico di Fini) stando ad un rapporto dei ROS avrebbe pilotato degli appalti relativi alla ricostruzione dell'Aquila. Sono sicuro che il 18 prossimo quando la procura distrettuale antimafia lo ascolterà, saprà precisare la propria posizione e saprà dimostrare l'estraneità dei fatti, ma mica volete scagliare contro codest'uomo l'accoppiata Feltri-Sallusti!? Anzi doveroso l'articolo a sua difesa.
Ed il povero Cosentino? Su di lui pende semplicemente un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, confermato in Cassazione . Nessuno scandalo quando la Camera ha vietato l'uso delle intercettazioni contro Cosentino. Mica c'è stata la stessa campagna stampa contro di lui.
Capito? E' a sinistra che ci si priva di un punto di vista critico, non a destra dove sistematicamente si attacca chi critica il Governo. Chi è fedele non viene attaccato e le sue colpe sminuite, chi non lo è viene attaccato magari prendendo un dettaglio trascurabile e facendolo diventare una colpa megagalattica. Solo che questo Bondi non lo dice, e non lo dirà mai.
Riprendo la confessione di Wil e la faccio mia: mi comporterò alla stessa maniera anche con gli altri quotidiani - La Repubblica, il Corriere della Sera, La Stampa, L'Unità, il Fatto Quotidiano -quando cominceranno a macchiarsi delle stesse sevizie professionali, e costituzionali, di Libero e de Il Giornale. Ne basta una, promesso.
p.s. vi consiglio di leggere la mia opinione sui criminali che ieri sera hanno potuto operare allo stadio Marassi di Genova e, se volete farvi due risate l'articolo di Marcello Foa in cui teme l'espansione mediatica di Murdoch in Gran Bretagna sostenendo che Berlusconi, al confronto, è quasi nulla.
In ordine Don AbBondi dice: ... per essere stato un iscritto del PCI prima di aderire a Forza Italia, ho provato dentro di me, drammaticamente e dolorosamente, che cosa significa essere trattato dalla sinistra come l'esponente di una destra repellente. Non è difficile: secondo il vocabolario italiano si può definire Bondi incoerente e voltagabbana. Potrei ricordare cosa disse quest'estate l'ex di lui moglie definendolo devoto a Berlusconi ed invidioso della Brambilla.
Bondi in un'intensa espressione critica e propositiva tipica di un cattolico di sinistra ministro in un governo di destra |
Continua definendosi cattolico di sinistra: peccato che sia separato e conviva con una deputata del PDL, devotissimo di un signore (cattolicissimo anche lui) che bestemmia e si accinge a divorziare per la seconda volta, peraltro bell'esempio per entrambi di cattolicesimo, e peccato che per quanto sia di sinistra è ministro in un governo di destra. Per lavarsi la coscienza ritiene che ormai i termini destra e sinistra non significano più nulla (e quando Silvio urla contro i magistrati e contro la stampa comunista, come la mettiamo?).
In ultimo il top del top: la politica della sinistra si è ... privata di un punto di vista critico e propositivo. LA SINISTRA?? LA SINISTRA???? Ma se al PD, per dirne una, discutono anche di quante volte andarsene a cagare e fanno le primarie per scegliere come mandarcisi!!!
Se proprio dobbiamo dirla tutta non può dire queste cose uno che sostiene che Berlusconi è perfetto. E fosse questo ci passerei sopra. A destra accade che si prepari un attacco mediatico a Boffo, sostanzialmente rivelatosi poi una bufala, per aver egli invitato Berlusconi ad una maggiore sobrietà; succede che si esasperi la situazione riguardante semplicemente la cucina di Gianfranco Fini a Montecarlo, o che si continui a dire di avere le prove di un qualcosa che forse non è così grave (ed è ancora da stabilire cos'è successo e se è reato), con documenti di dubbia provenienza. Ed è un caso se costoro, come la Marcegaglia, erano stati critici con Berlusconi. Ben venga a destra (a questa destra di tal fatta) il punto di vista critico e propositivo.
Checché, poi, ne dica Feltri, perché mai scrivere contro Scajola (all'epoca Ministro per lo Sviluppo Economico) per quegli 80 assegnucci per una casuccia vista Colosseo (le indagini sono tuttavia ancora in corso). Badate bene: Feltri sul tema tende ad assimilare Scajola a Fini, anche se è lapalissiano che non è così. Falso è anche che Feltri abbia dato la notizia per primo ed abbia chiesto subito le dimissioni (le ha chieste il 04 maggio dopo che tutti le stavano chiedendo). Eh già perchè il 23 aprile ne parla Repubblica, ne parla il Corriere della Sera, che a firma di Fiorenza Sarzanini spiega per bene la questione con un articolo che si intitola: Inchiesta G8, spunta la casa della figlia di Scajola e racconta quanto si conosce, ed il Giornale (a firma di Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica) che titola: I pm provano a coinvolgere Scajola facendo solo un generico riferimento al suo coinvolgimento. Il Corriere della Sera continua sul tema, sempre con la Sarzanini, spiegando il presunto perché e percome degli assegni, già si parla di dimissioni da giorni, si richiedono spiegazioni e il Giornale ... pubblica la difesa di Scajola. Fino ad arrivare al 4 maggio quando, finalmente, anche Feltri ne chiede le dimissioni. Uguale no? Notate la somiglianza col trattamento Boffo e col trattamento Fini?
E contro Denis Verdini? Insomma il coordinatore del PDL (non un amico di Fini) stando ad un rapporto dei ROS avrebbe pilotato degli appalti relativi alla ricostruzione dell'Aquila. Sono sicuro che il 18 prossimo quando la procura distrettuale antimafia lo ascolterà, saprà precisare la propria posizione e saprà dimostrare l'estraneità dei fatti, ma mica volete scagliare contro codest'uomo l'accoppiata Feltri-Sallusti!? Anzi doveroso l'articolo a sua difesa.
Ed il povero Cosentino? Su di lui pende semplicemente un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, confermato in Cassazione . Nessuno scandalo quando la Camera ha vietato l'uso delle intercettazioni contro Cosentino. Mica c'è stata la stessa campagna stampa contro di lui.
Capito? E' a sinistra che ci si priva di un punto di vista critico, non a destra dove sistematicamente si attacca chi critica il Governo. Chi è fedele non viene attaccato e le sue colpe sminuite, chi non lo è viene attaccato magari prendendo un dettaglio trascurabile e facendolo diventare una colpa megagalattica. Solo che questo Bondi non lo dice, e non lo dirà mai.
Riprendo la confessione di Wil e la faccio mia: mi comporterò alla stessa maniera anche con gli altri quotidiani - La Repubblica, il Corriere della Sera, La Stampa, L'Unità, il Fatto Quotidiano -quando cominceranno a macchiarsi delle stesse sevizie professionali, e costituzionali, di Libero e de Il Giornale. Ne basta una, promesso.
p.s. vi consiglio di leggere la mia opinione sui criminali che ieri sera hanno potuto operare allo stadio Marassi di Genova e, se volete farvi due risate l'articolo di Marcello Foa in cui teme l'espansione mediatica di Murdoch in Gran Bretagna sostenendo che Berlusconi, al confronto, è quasi nulla.
Ma il Centro Sinistra sarà capace di mandarli all'opposizione?
RispondiEliminaIl centro sinistra è anche capacissimo di mandarli all'opposizione, ma non sa farceli rimanere per via proprio dell'eccessivo criticismo che porta alle spaccature e quindi all'ingovernabilità, senza contare che in 7 anni il centro sinistra proprio per queste spaccature non ha fatto la legge sul conflitto di interessi su cui tanto si era battuto (se no sai anche Mastella come rompeva le palle!).
RispondiEliminaLa democrazia in un partito secondo me sta nell'eleggerne il segretario periodicamente, nello stabilirne la linea e poi nel seguire entrambi eventualmente riservandosi di cambiare uno dei due o entrambi nelle sedi opportune, cioè i congressi non mentre si governa. Quando il PD capirà questo (ha impiegato anni a capire che comunisti e cattolici (appunto) non vanno d'accordo) forse farà qualcosa.