15 mag 2011

«Vi racconto quello che Sposini pensava dal coma» ...

... no non mi sono ammattito: è solo il titolo dell'articolo di Melania Rizzoli, medico e deputato PDL. L'articolo è apparso su Libero qualche giorno fa.

Mi chiedo: è mai possibile lucrare in questo modo sulle sofferenze altrui? Non avrebbe diritto Sposini o i suoi famigliari, se vogliono un giorno, di parlarne o di scriverne? 

Troppo ghiotta l'occasione per Melania Rizzoli per fare demagogia, per tirare l'acqua al proprio mulino politico: si sa l'onda emotiva è forte quando si tratta di un personaggio molto conosciuto, e allora quale migliore occasione.

La vita delle persone, tutte le persone, non è un buon motivo per attirare pubblico e per ottenere vantaggi personali. Ognuno di noi dovrebbe poter decidere liberamente se vuole che si continui a stare attaccati alle macchine oppure no. 

E chi è cattolico, se ritiene che è volontà di Dio e della natura essere tenuti perennemente in vita da un macchinario, senza il quale però la natura avrebbe già sentenziato la nostra morte, liberi di farlo. Ma c'è anche chi non è cattolico, e merita di poter scegliere diversamente.

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