Sono tifoso di calcio, prima di essere tifoso del Napoli. Guardo le partite più spettacolari quando posso, indipendentemente se siano della mia squadra del cuore o meno. Real Madrid, Barcellona, Chelsea, Arsenal e Manchester United principalmente. Ma non disdegno, a dire il vero l’Atalanta, la Fiorentina e la Roma. Domenica, purtroppo, ho visto qualcosa di schifoso. In Fiorentina - Cagliari, nel giorno della solidarietà ai terremotati, Felipe Melo (Fiorentina) e Diego Lopez (Cagliari) hanno pensato bene di darsele di santa ragione (la procura federale indaga). O anche Igli Tare e Luciano Spalletti che hanno litigato come due bambini piccoli. Vergognoso.
A che pro sospendere le partite in caso di disgrazie. È ipocrisia pura. Di disgrazie nel mondo ce ne sono infinite: fame, guerre e malattie sono flagelli nei paesi più poveri. Con questo criterio non dovrebbe giocarsi mai. Non ce ne possiamo ricordare solo quando ci toccano da vicino. È egoismo, è ipocrisia. Questo non vuol dire indifferenza, ma significa che si può e si deve andare avanti nella vita nonostante tutto; perché non ha senso fermarsi un giorno per ostentare solidarietà, e poi fregarsene bellamente per il resto dell’anno. Non so di nessun calciatore che ha deciso di devolvere il proprio stipendio di una stagione in favore dei terremotati in Abruzzo eppure in serie A ci sono più di 500 calciatori, e diversi guadagnano diversi milioni di euro l’anno, compresi i compensi degli sponsor. Sono convinto che non morirebbero di fame se devolvessero lo stipendio di questa intera stagione per l’Abruzzo, potendo coprire una buona parte delle spese di ricostruzione o di soccorso. Tutto facile a parole: sospendiamo la serie A per un turno. Bravi, e per risolvere cosa?
Ritornando a domenica scorsa, la rissa - se deprecabile normalmente - lo è ancor di più per quello che dovrebbe essere un gioco, e peggio ancora nel giorno in cui si dovrebbero rispettare i morti sotto le macerie: è vergognoso. Così come sono vergognosi quegli atteggiamenti antisportivi come le testate alla Zidane, e gli sputi alla Totti.
Capita, quando muore qualcuno, che si dica: non fiori ma opere di bene. Ecco: non ipocrisia, ma opere di bene (o ben fatte). Giusto un dato: risulta che - secondo il Football Money League - il Milan nel 2007/2008 ha fatturato 209.5 milioni di euro, la Roma 175.4 l’Inter 172.9 e la Juventus 167.5 e occupano rispettivamente dall’ottavo all’undicesimo posto al mondo come squadre più ricche.
A che pro sospendere le partite in caso di disgrazie. È ipocrisia pura. Di disgrazie nel mondo ce ne sono infinite: fame, guerre e malattie sono flagelli nei paesi più poveri. Con questo criterio non dovrebbe giocarsi mai. Non ce ne possiamo ricordare solo quando ci toccano da vicino. È egoismo, è ipocrisia. Questo non vuol dire indifferenza, ma significa che si può e si deve andare avanti nella vita nonostante tutto; perché non ha senso fermarsi un giorno per ostentare solidarietà, e poi fregarsene bellamente per il resto dell’anno. Non so di nessun calciatore che ha deciso di devolvere il proprio stipendio di una stagione in favore dei terremotati in Abruzzo eppure in serie A ci sono più di 500 calciatori, e diversi guadagnano diversi milioni di euro l’anno, compresi i compensi degli sponsor. Sono convinto che non morirebbero di fame se devolvessero lo stipendio di questa intera stagione per l’Abruzzo, potendo coprire una buona parte delle spese di ricostruzione o di soccorso. Tutto facile a parole: sospendiamo la serie A per un turno. Bravi, e per risolvere cosa?
Ritornando a domenica scorsa, la rissa - se deprecabile normalmente - lo è ancor di più per quello che dovrebbe essere un gioco, e peggio ancora nel giorno in cui si dovrebbero rispettare i morti sotto le macerie: è vergognoso. Così come sono vergognosi quegli atteggiamenti antisportivi come le testate alla Zidane, e gli sputi alla Totti.
Capita, quando muore qualcuno, che si dica: non fiori ma opere di bene. Ecco: non ipocrisia, ma opere di bene (o ben fatte). Giusto un dato: risulta che - secondo il Football Money League - il Milan nel 2007/2008 ha fatturato 209.5 milioni di euro, la Roma 175.4 l’Inter 172.9 e la Juventus 167.5 e occupano rispettivamente dall’ottavo all’undicesimo posto al mondo come squadre più ricche.
Una sola nota positiva: l'incasso di Napoli-Atalanta è stato devoluto a favore delle vittime del terremoto.
RispondiEliminaSì è vero confermo, anche se non l'ho riferito nel post.
RispondiEliminaHanno dato veramente un pessimo esempio.
RispondiEliminaquoto tutto!!
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