20 dic 2012

Telese «rettificato» dall'amministratore delegato di Pubblico

Sì lo confesso, Pubblico non era male come giornale, ma a leggere le parole su Luca Telese che in calce al post leggerete anche voi, non posso non pensare a quando se ne andò da Il Fatto sbattendo la porta e piagnucolando contro Travaglio e la sua gestione del giornale. Pensai che quando te ne vai sbattendo la porta o quando ti prodighi in critiche così dure, devi poi fare meglio.


Telese dichiarò la sua fuoriuscita dal Fatto, dopo un titolo a lui sgradito sulla vittoria di Pizzarotti a Parma:
«La mission di quel giornale si è esaurita. Non è passato dalla protesta alla proposta. Quando il governo Berlusconi è caduto, ci siamo chiesti: ora cosa dobbiamo cambiare? Travaglio ha detto: nulla. Io ho risposto: tutto. Ecco perché vado via. Perché non puoi continuare, a guerra finita, a mozzare le teste di cadaveri sul campo. Non puoi solo demolire. È il momento di costruire». 
Orbene, Pubblico naviga in cattive acque e rischia la chiusura, e ribadisco mi spiace perché di tanto in tanto c'erano anche cose piacevoli ed interessanti. Ma cosa è riuscito a costruire Pubblico? Evidentemente poco, se dopo tre mesi appena chiude. E questo al di là del mio gusto personale. 

Evidentemente quella fase construens non era quella che piaceva al grande pubblico. E dire che anche Telese appare in televisione. Anche Telese ha un blog.

Telese poi su Travaglio disse, al tempo della fuoriuscita:
«Diciamo che al Fatto eravamo divisi tra Bosnia-Erzegovina e Croazia. E che politicamente, a un certo punto, hanno preso il potere i croati. Così dopo il primo turno delle amministrative Beppe Grillo è diventato Gesù. Casaleggio un guru. Ma il povero Tavolazzi non lo si poteva intervistare… Troppo per me».
A me risulta, a Tavolazzi, un'intervista effettuata da Pubblico, lo scorso 24 novembre, ma mi risulta anche un'intervista - grazie ad Emilio Liuzzi del Fatto - lo scorso 10 settembre. Se mi sbaglio, segnalatemelo, ma a me pare che Pubblico sia arrivato in leggerissimo ritardo.

Sui rapporti Travaglio-Grillo, vi rimando al post con cui lo stesso Travaglio affronta il tema. A voi farvi un'opinione.

Ma è interessante leggere la richiesta di rettifica, gelida oltre che imbarazzante per Telese, che l'editore ha inviato al proprio giornale. Se io ricevessi questa richiesta di rettifica dal mio editore, la pubblicherei affianco al mio editoriale di dimissioni. Non si tratta, qui, di una correzione amichevole, dettata da chi è nella stessa barca, da chi è tuo alleato o amico. Si tratta di una freddissima richiesta di rettifica che, oltretutto, sbugiarda in pieno Telese e lo mette in pessima luce verso la redazione.

«Egregio direttore, in relazione all’articolo pubblicato a tua firma in data 18/12/2012 su “Pubblico Giornale” intitolato ”Avanti Pubblico! Le ragioni di una sfida”, nella mia qualità di amministratore delegato della società Pubblico Edizioni Srl, editore di “Pubblico Giornale”, mi vedo costretto a precisare che il medesimo articolo ha riferito notizie non vere sul mio conto. In particolare non risulta vero quanto riportato dal suddetto articolo in merito alla circostanza che “lunedì scorso una pietra ci è caduta sulla testa quando l’amministratore delegato di questa società ci ha comunicato che potevamo chiudere a fine mese: un conto è sapere che non stai bene, un conto è se ti dicono «Scusi, lo sa che lei potrebbe morire?»”. Merita infatti precisare che le notizie relative al l ’andamento di “Pu b b l i co Gi o r n al e ” sia in termini economico- finanziari sia in termini di vendite erano da te conosciute ben prima di lunedì scorso essendo state esternate ripetutamente nel corso dei consigli di amministrazione (a partire dal primo datato 04/10/2012) della società nei quali hai presenziato nella tua qualità di amministratore. In relazione a quanto sopra ti chiedo dunque di voler provvedere, ai sensi dell’art. 8 Legge 47/1948, alla rettifica di quanto riportato nel citato articolo comunicandoti che, in difetto, intraprenderò le iniziative necessarie volte a tutelare la mia reputazione personale e professionale»
TOMMASO TESSAROLO
AMMINISTRATORE DELEGATO
PUBBLICO EDIZIONI SRL
Caro Telese, la prossima volta invece di sputacchiare nel piatto dove hai ampiamente mangiato, dimostra prima di essere migliore. E non di essere come Travaglio. Perché per fortuna o purtroppo non sei come lui.

1 commento:

Pubblicherò tutti i commenti che non insultino me o altri, nemmeno se le persone che insultate mi stanno antipatiche.

Piuttosto se volete la mia eterna riconoscenza .... condividete, please.

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