12 nov 2013

Se le premesse sono errate, le conclusioni sono pessime.

Tutti coloro che offendono un popolo, una razza o una parte di essi, sono razzisti. E non importa se siano di Palermo, di Napoli, di Roma o di Torino. Né importa di quale squadra siano tifosi. Sono razzisti. Punto. 


Tutti coloro che vandalizzano una città, o una parte di essa, sono vandali e criminali. Gente che merita di ripagare fino all'ultimo centesimo di quanto hanno distrutto. E non importa se siano di Palermo, di Napoli, di Roma o di Torino. Né importa di quale squadra siano tifosi. Sono vandali e criminali. Punto. 

Detto ciò si sommano due premesse errate che viziano inevitabilmente le conseguenze: la prima è considerarli tifosi e non rispettivamente razzisti, vandali e criminali. Se non peggio. 

La seconda è pensare di generalizzare: se 50 napoletani vandalizzano una città, non mi va di essere considerato al pari di quei vandali. Parimenti, se 50 razzisti che tifano per una squadra X offendono i napoletani, non penserò mai che tutti i tifosi di quella squadra X siano razzisti. 

Giusto perché per dimostrare di essere migliori di certe bestie occorre approcciare ai problemi nel modo migliore, non mettersi al livello delle suddette bestie.

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