26 ago 2008

Maschere napoletane. Capitolo primo: le vajsse.

Anche se ancora in terra ligure per qualch giorno, parlo della mia terra di origine. In questa prima parte non posso non trattare la figura che più risalta agli occhi di chi percorre i vicoli napoletani: le vajasse: figura semimitologica, esclusivamente di sesso femminile, di aspetto abbruttito da rughe precoci, talvolta da droghe, oltre che (molto spesso) da scarsa cura ed igiene personale. L'abbigliamento è spesso scialbo: potrebbe obiettarsi che son povere, ma se poi vedo nei bassi il televisore al plasma qualche dubbio mi viene. In ogni caso se non son scialbe son volgari: maglie aderenti leopardate per una silhouette di 130 kg per 150 cm. In pratica un comò con la classe di un facocero e la dentatura di un rinoceronte.

Se però dovesse nascere qualche dubbio sul fatto che siano vajasse, occorre sentirle parlare per averne conferma. Per la categoria vajasse, i citofoni sono una tecnologica irraggiungibile: parlano tra balconi, o dalla strada anche fino al 4° piano. Quindi il vicino di casa sa che il nonno ha la diarrea, o che lo zio del fratello del cugino del fidanzato della nipote è a Poggioreale.

Se poi le vajasse invecchiano (ingrassando ancor di più) diventano delle vere e proprie matrone (categoria che ricomprende quella di vajassa). Sarà bene che le matrone non vi salgano su un callo per la sanità del vostro piede.

Ma il clou lo si raggiunge quando due vajasse si picchiano, magari per contendersi per lo stesso uomo, o in generale per motivi assai futili. Oltre a commenti irripetibili attinenti ad atti sessuali compiuti facilmente dai genitori dell'offesa o dall'offesa stessa; applicano lo strascino: si afferrano per i capelli e cominciano a tirarsi reciprocamente, tipo lottatori di sumo. Poi vengono staccate, ed il più delle volte risistemano il risistemabile tra uno sputo, un'offesa come sopra fino ad una calma apparente. A volte vengono i parenti a supporto con catene e mazze ferrate, ma in tal caso si sfora nella rissa.

Fenomeno collaterale, ma non per questo meno interessante, è il formarsi delle bande a sostegno delle contendenti, le quali, per dirla con De Andrè, tendenzialmente, "si limitano all'invettiva". Chiamano saltuariamente in causa qualche morto, o qualche mamma, sempre presente nelle offese, e quel paese più popolato della Cina olimpionica.

Le nuove generazioni un po' si differenziano dal tema, anche se lo stile di fondo è uguale: se non superano i 100 kg mgari sono anche belle ragazze, ma anche qui dovete aspettare che parlino per avere conferma che siano vajasse: non fanno a tempo ad aprire bocca che udirete un'insalata di mare oscenità e volgarità impressionanti, magari espresse ad un cellulare ultimo modello, con un vestito volgarissimo e ciancicando rumorosamente una gomma da masticare.

Bojour finesse.

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