2 lug 2008

Non dimenticare il passato, vivi nel presente e pensa al futuro.

Questo è un appello a tutti coloro i quali, crescendo, assumono posizioni grazie alle quali conseguono una certa autorità rispetto ad altri soggetti, che ovviamente per forza di cose saranno loro sottoposti. Mi riferisco, quindi, a tutti coloro che diventano professori dopo essere stati studenti; genitori e nonni dopo essere stati rispettivamente figli e nipoti; dirigenti dopo essere stati impiegati e così via per ogni volta che si sale un gradino più su dopo esser stati un gradino più in basso. Passata la soddisfazione e la gioia per tutto quanto è accaduto, ed al di là del merito personale (o della fortuna) che ha determinato il passaggio da una “categoria” all’altra, la prima cosa da fare in ognuno di questi casi è quello in primo luogo di non dimenticarsi mai del passato, in secondo luogo di imparare ad applicare tutto ciò che si sa al tempo presente.

Un padre che si dimentica delle problematiche di quando era figlio, inevitabilmente avrà qualche problema a rapportarsi col proprio di figlio. Così come un insegnante che dimentica di quando era studente. Magari valuterà l’alunno senza tener conto di tutte le problematiche che si possono inevitabilmente incontrare nel preparare una materia e nel sostenere un esame. Ma se non si aggiornerà rimarrà ancorato a standard anacronistici.

Solone diceva una cosa saggia: per saper comandare occorre saper obbedire. Ma mi permetto di aggiungere che occorre non dimenticarlo, perché dimenticare equivale, sotto il profilo dei risultati, a non sapere.

In quanto al pensare al futuro è semplicemente un modo di ricordarsi sempre che per ogni azione che si compie si assiste ad una reazione, e non occorre meravigliarsene. Occorre saper prevedere, nella maggior parte delle volte almeno, cosa può accadere, almeno un ventaglio di opzioni. Poi è ovvio che gli errori capitano a tutti e non si oretende la perfezione: mai perfetto posso essere, provo almeno ad avvicinarmici provando a migliorare laddove è possibile, il mio operato.

Nessun commento:

Posta un commento

Pubblicherò tutti i commenti che non insultino me o altri, nemmeno se le persone che insultate mi stanno antipatiche.

Piuttosto se volete la mia eterna riconoscenza .... condividete, please.

classifiche

Backlinks su Pensare è gratis.

StatsCrop