A chi si mette in viaggio in automobile è possibile imbattersi in un gran numero di guidatori, che bene o male è possibile raggruppare in alcune categorie.
Gli appartenenti alla categoria dei nevrotici sono l'incubo della propria auto e il sogno del proprio meccanico. Partenza a scatto tipo Indianapolis, clacson a manetta e bestemmia sulla punta della lingua, corrono anche senza necessità. Inutile dire che tutti sono una schifezza e loro sono più bravi di Schumacher. Li trovate incollati al didietro della vostra macchina, in scia, pronti per un sorpasso, spesso azzardato. Si propongono sulla noce del collo come se potessero compiere poi chissà quale scatto vincente, salvo poi ritrovarveli appaiati al successivo semaforo.
Gli esaltati sono impegnati a modificare l'auto più che usarla. Comprano una macchina e spendono quasi tutto lo stipendio modificarla in un'altra. A tale categoria si oppongono gli apatici: qualunque cosa accada non se ne accorgono, salvo che un pedone non sia accidentalmente fratturabile.
Nella sezione vorrei ma non posso (o giovani piloti in erba/fumati) partecipano coloro i quali posseggnono un megaSUV/macchinone sportivo/gippone, e li tengono però peggio di una cacca, piena di polvere e della appena citata cacca. Oppure, seconda possibilità, che con i suddetti procedano a 20 km/h anche in rettilineo, o per incapacità o per vantarsi, comunque sia sono un martirio.
Un po' difficile trovare la razza in estinzione: gli automobilisti che sanno adeguare il loro modo di guidare alla macchina, al tempo, al traffico ed alle loro condizioni psicofisiche (si chiama buon senso), e che ricordino che al volante non si smette mai di perfezionarsi (si chiama umiltà).
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