Auguro una serena Pasqua a tutti. Ovviamente il mio cuore ed il mio pensiero va ai terremotati abruzzesi che hanno passato la loro settimana di reale Passione. In questa Pasqua occorre non dimenticarsi di loro, nè di tutti coloro i quali comunque non potranno festeggiare perché in zone di guerre. Già da tempo avevo aderito a questa iniziativa e rimango convinto forse utopisticamente, che raggiungere sia sempre possibile.
Vi invito a leggere questa pagina. Sono dei lavori effettuati da bambini delle elementari sul tema: La pace è. Un assaggio di seguito.
Valentina:
"Io penso che la pace sia: volersi bene. Perchè? Perchè se una persona vuole bene ad una altra non succedono più guerre e poi il mondo è migliore e non ci sono feriti e morti:
Vorrei la pace da oriente a occidente,
un mondo giocondo ove ignoti son l'odio e la guerra.
Per tutta la vita per tutta la terra,
io penso ad un mondo così.
Essere uniti e darci la mano
essere uniti e andare lontano.
Davvero una bella sensazione ... aprire le pagine dei blog e vedere una sola cosa .... un solo simbolo... una bella richiesta di "Pace".
RispondiEliminaDavvero Grazie.
Un immenso piacere vedere oggi i miei link preferiti quasi tutti con lo stesso simbolo di Pace Grazie di cuore condivido con Voi tutti la buona riuscita dell'iniziativa.
Grazie per il link al lavoro dei miei alunni. Bello il titolo del tuo blog. E' vero pensare costa poco e pure sempre meno persone lo fanno. Io cerco di far usare ai miei alunni il loro cervello, ma è impresa difficile combattere con quanto insegnano i media. La richiesta di pace è prioritaria e questo è un buon punto di partenza
RispondiEliminaGrazie ancora
Ci mancherebbe altro. Anzi mi informerò per ulteriori iniziative analoghe.
RispondiEliminaCredo che educare i bambini ad usare il loro cervello sia uno tra i migliori insegnamenti che si possa ricevere da chi si ama.
L'insegnamento dei media dev'essere d'esempio - il più delle volte - di come NON dovrebbe comportarsi. Parlo da profano, ma in questo senso penso ci sia sempre più disinteresse da parte dei genitori che assolutamente si disinteressano.