24 apr 2009

Lettera da un amico.

Oggi pubblico una lettera mandatami ieri da un amico e la mia risposta.
Caro Sandro,

oggi ho appreso una cosa molto spiacevole, e cioè che il celebre sito internet Youtube, ha censurato un video di Claudio Messora (in arte Byoblu) realizzato in merito al terremoto in Abruzzo. Nel video si parlava della testimonianza di una signora che, grazie a Giuliani (colui sul quale tutti si stanno scagliando perché aveva “preannunciato” il sisma) è riuscita a salvarsi, e ad avvisare in tempo alcune persone di quanto stava per succedere.

Non voglio entrare in merito agli aspetti tecnici della vicenda, giacché non ho le competenze specialistiche per stabilire se questi benedetti terremoti siano effettivamente prevedibili o meno. Ma sono sconcertato da come - anziché approfondire questi aspetti per vedere se è possibile cavarne qualcosa di buono - i media, i politici, i colletti bianchi e gli apparati istituzionali siano compatti nell’ignorare, nell’allontanare, nell’abbandonare questo umile signore che, colpevole “soltanto” di aver previsto (forse per un caso, o forse no) una catastrofe, si deve anche subire l’indifferenza se non l’ostracismo della compagine politico-istituzionale.

Ci dicono spesso di non fare dietrologia, di evitare sciocche teorie complottistiche che ci vedono sudditi inconsapevoli di una elìte politico/economica alla quale siamo obbligati a sottostare. E io sono d’accordo, non voglio lasciarmi andare ai concetti qualunquisti che ci vogliono “schiavi” dei governi ombra o soggiogati dai potenti della terra.

Ma come è possibile giustificare una tale “censura” appunto, perseguita con metodica precisione, e attuata su tutti i livelli e su tutti i piani istituzionali?

Come è possibile che non ci sia nessuno che canta fuori dal coro, e che si prenda la briga di ascoltare, sostenere, o dare credito anche alle voci di ricercatori indipendenti?

Come è possibile che le macchine governative, statali, locali, non abbiano mosso un dito per perorare la causa, ma sembrano tutti convinti che questo signore sia un pazzo scatenato da rinchiudere nel primo nosocomio?

E soprattutto: come mai anche il “colosso” Youtube (che in teoria nulla dovrebbe avere a che fare con tutto ciò) si prende la briga di censurare, sulla base di motivazioni risibili, questo video?

Per quale motivo si vogliono tagliare tutte le voci che vanno verso questa direzione? C’è qualcosa sotto?

Io voglio sperare che dietro tutto questo non ci sia nulla, ma credimi, alla luce di quanto vedo, mi è difficile continuare a pensarlo.

Lele

Caro Lele,

il tema della censura e della libertà di informazione è un tema delicato, non solo per l’oggetto in questione - cioè una libertà fondamentale per l’uomo - ma anche perché non sono ben delineati (né potrebbero esserlo) i confini della libertà di informazione ed altri temi per così dire attigui - si pensi alla privacy o alla diffamazione: i tempi cambiano, cambia la sensibilità delle persone, cambia il ruolo che ognuno di noi svolge nella società (in America vige il costume per cui la privacy concessa ad una persona è inversamente proporzionale alla popolarità ed al potere soprattutto di questa persona: anche qui dovrebbe essere così, ma a volte mi sembra che si applichi solo una brutta copia).

Venendo alle tue domande, penso che le teorie dietrologiche siano difficilmente dimostrabili, qualora siano anche fondate: ciò probabilmente perché in questo caso - come in molti altri - si alimentano anche di leggenda e le menti più fervide possono anche trovare coincidenze e circostanze poco chiare su un fondo di verità. Finché da un complesso di eventi ci si forma un’idea è un conto (e potrebbe anche scoprirsi un complotto); ma se - partendo da un’idea preconcetta - andiamo alla ricerca della dimostrazione si rischia seriamente di forzare eventi tra loro indipendenti, o di distorcerne il significato. Personalmente non so se ci sia un nuovo ordine mondiale o un governo che da dietro le quinte muove le fila. So che non c’è un editore c.d. puro in Italia. E questo aumenta la percentuale di censure, diminuendo l’indipendenza dei giornalisti. Diceva ieri sera Travaglio ad Anno Zero che è aumentata la permeabilità dei direttori, cosa peraltro assai probabile. In ogni caso finché chi finanzia i giornali o i telegiornali è legato alla classe politico/economica (di qualunque colore sia) difficilmente fornirà un servizio informativo indipendente. Anche la RAI non potrà fornire un vero servizio pubblico ed indipendente finché sarà controllata dalla politica tramite la commissione di vigilanza. Per far sì che ci sia una informazione indipendente è necessario che i giornalisti, i direttori e gli editori siano liberi da pressioni economiche. È difficile che qualcuno scriva qualcosa - ancorché vera - contro chi gli finanzia il giornale o la rete televisiva.

Nel merito della censura di Claudio Messora è normale che dà voce a qualcuno che potrebbe essere scomodo: cioè a chi s’è salvato per merito di Giuliani, che è stato definito imbecille da Bertolaso. Personalmente non so se Giuliani sia un pazzo o meno, né se sia un caso che abbia previsto il terremoto (non ho competenze tecniche a riguardo), ma ribadisco ciò che ho già detto giorni fa: in un paese a forte tasso sismico come l’Italia, il principale crimine è che molti palazzi non vengano costruiti secondo le norme antisismiche. Il primo passo di prevenzione, prima ancora di capire se il terremoto può essere previsto o meno, è far sì che le case non crollino: non sappiamo quando, ma sappiamo che in Italia periodicamente c’è un terremoto. A me basterebbe per costruire case resistenti.

Penso che Messora voglia approfondire la questione e voglia fare una reale informazione (che implica anche la formazione di un’opinione nella società e lo stimolo di un dibattito), e penso che non debba essere fatto dal solo Messora. Solo che in Italia spesso il problema non è costituito da chi si rende responsabile degli errori o di reati, ma da chi li scopre o da chi li fa conoscere. Probabilmente anche You Tube può sbagliare nel censurare i video (si stima siano caricati circa 65.000 al giorno), spero che non sia per evitare ritorsioni giudiziarie, o politiche da parte anche di chi dovrà poi decidere sulla regolamentazione di internet e dei social network (magari sfocio nella dietrologia).

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1 commento:

Pubblicherò tutti i commenti che non insultino me o altri, nemmeno se le persone che insultate mi stanno antipatiche.

Piuttosto se volete la mia eterna riconoscenza .... condividete, please.

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