Oggi è il 19 luglio. Una data importante per ricordare un importante combattente la mafia: Paolo Borsellino. Insieme a lui Emanuela Loi, prima donna della Polizia caduta in servizio, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Credo che la frase migliore da ricordare sia la seguente: «L'equivoco su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E NO! questo discorso non va, perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire: beh! Ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest'uomo è mafioso. Però, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto. Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di gente che è disonesta, che non è stata mai condannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c’è il grosso sospetto che dovrebbe, quantomeno, indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti, anche se non costituenti reati».
Paolo Borsellino, Istituto Tecnico Professionale di Bassano del Grappa, 26/01/1989. A distanza di 20 anni è una frase ancora attualissima.
Ti segnalo che hai un problema con il blog, quando provo ad entrare nel tuo blog mi esce questo messaggio: "L'indirizzo non è valido, quindi non può essere raggiunto". Ti conviene sistemarlo, perché è molto fastidioso.
RispondiEliminaSono a conoscenza del problema, e sto cercando già di risolverlo, mi scuso anche se non dipende da me. So bene che è fastidioso.
RispondiEliminaDa quello che ho capito finora deriva dall'utilizzo di alcune versioni di IE (penso specialmente la versione 8).
Sto verificando alcuni modi per ridurre quanto meno il problema, anzi a tal fine chi di voi avesse suggerimenti o idee sono sempre bene accette.