26 nov 2009

Siore e siori il circo è in città!!

In principio fu il Grande Fratello. Annus domini 2000, conduceva Daria Bignardi. Ammetto: i primi due anni era anche una cosa attraente. La novità rendeva tutto più interessante; la Gialappa's a completare l'opera (d'altronde è da vent'anni abbondanti un punto sempre più fermo, forse perché innovativa nel genere ed in continuo rinnovamento). La novità, insomma, era per i partecipanti e per gli spettatori.

Il tempo, le mode e l'abitudine cambiano le cose: nel corso degli anni quasi non passasse sera che non ci fosse un reality, ma la location doveva cambiare: sopravvissuti-ristoranti-fattorie-isole dei famosi dei quasi famosi e dei non famosi. Mancano: zoo, ascensori, case chiuse e patrie galere. Presto si colmerà la lacuna.

Ormai gli stereotipi sono cristallizzati: il Grande Fratello prende diverse persone di diversa fascia sociale, molti rigorosamente ignoranti (ci siamo scampati per un pelo quello che vuole andare a l'Ondra che è la sua città preferita, ma basta vedere un po' i Gialappi per mettersi le mani nei capelli e correre via con un pianto isterico), più personaggi reperiti alla bisogna a seconda del momento storico che si vive. Si tratta già con la donna cannone, una serie di nani maltrattati dal Circo; polemiche per la donna baffuta che, essendo sempre piaciuta, risulterebbe essere avvantaggiata. Mescolato il tutto si ha qualcosa che al di fuori sarebbe rissa, talvolta anche aggravata da insulti, offese e bestialità a tutto spiano.

Annus domini 2009 e - a dieci anni dal primo GF - Channel 4 propone «Casts Off» (letteralmente «Gli scartati»), sei disabili che saranno su un'isola deserta per un po' di tempo. Politicamente scorretto? Trasgressione? Voglia di far cadere gli ultimi tabù? Il rischio che si corre è trasformare il tutto in un fenomeno da baraccone, con collaterale svilimento della disabilità, delle diversità e di tutta una serie di problematiche correlate.

Proseguo con l'Isola è dei Famosi per dire: la gran parte dei partecipanti è una ex qualcosa o di qualcuno. Diverse mezze tacche e tacchettine che sbraitano per ottenere un posticino miserrimo. Poi riappare, per esempio, Lory del Santo: chi caspita se ne frega dell'accompagnatore al cinema e del fatto che il ragazzo è geloso. Stai a vedere se è un trombamico o chissà chi. Per me sono due emeriti sconosciuti che potevano giocarsela a tresette. Per il resto rimane la rissa aggravata dalla fame, da bestemmie e futilità varie.

Salto a piè pari Uomini e donne (il massimo livello dello spettacolo è vedere a chi partono per prima le coronarie, relativamente ai discorsi sembrano scritti da dieci isterici analfabeti scappati dal manicomio) Amici e X Factor (sputtanano il dietro le quinte: se ci pensate il fascino del dietro le quinte nasce proprio dal fatto che sia merce rara da reperire, quasi qualcosa di massonico, di rubato).

Tutto questo, spesso, viene chiamato trash, ma anche qui avrei da ridire: il trash era qualcosa di eccezionale. In un contesto di enorme qualità, anche il trash aveva un suo perché e dei requisiti minimi. Adesso è tutto trash in un laghetto di sufficiente qualità, e la cosa è piacevole come la diarrea.

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