Su Panorama della scorsa settimana (il numero 18 per intenderci), il suo direttore Giorgio Mulè paragona Fini a Balotelli. Il sotto titolo recita: «Come il campione (sprecato) dell'Inter, anche Fini mostra il rifiuto ossessivo di accettare una linea ed una squadra».
Ho l'impressione che Mulè (ma soprattutto ho la certezza che lo faccia Berlusconi) confonda le critiche con le ossessioni, la diversità di idee con la ribellione e l'indisciplina: in un partito è, o dovrebbe essere lecito ed apprezzato, pensare che vi sia una controproposta, un pungolo, un confronto. Non è obbligatorio accettare supinamente la linea del capo facendo sì con la testa come gli asini. Difficilmente, peraltro, in Occidente un leader di partito, di qualunque colore politico esso sia, detiene la leadership incontrastata per così tanti anni.
L'alternanza, peraltro, è sempre stato un pregio anche in quelle democrazie in cui i leader sono stati carismatici ed apprezzati dal mondo intero; senza contare che le critiche in genere dovrebbero essere ascoltate da chi sostiene di essere stato l'editore più liberale della storia, anche se Montanelli l'ha sbugiardato sostenendo di essersi dimesso da direttore de Il Giornale quando Berlusconi, saltandolo, ha convocato la redazione dicendo loro che da quel momento avrebbero dovuto appoggiarlo.
Una persona democratica e liberale accetta le regole che la democrazia vuole, rispetta le istituzioni ed il ruolo che ricopre, accetta che si abbiano idee diverse dalla propria e non ha paura di confrontarsi e di far discutere e votare all'interno del proprio partito le varie mozioni.
Senza contare che, per ritornare a Balotelli, costui ha un atteggiamento supponente verso avversari e compagni, molti dei quali potrebbero esseregli padre e in ambito sportivo hanno vinto molto più di lui e molto più umilmente. Si comporta in modo offensivo non facendo bene il proprio dovere o gettando via la maglia. La «balotellizzazione» di Fini, come la definisce sempre Mulè, francamente non riesco a vederla: Balotelli «litiga con i compagni, sbeffeggia la squadra, offende la magli, gioca a scartamento ridotto».
Voglia Mulè avere compassione di me e spiegarmi quando Fini ha sbeffeggiato o offeso ovvero che significa per un politico giocare a scartamento ridotto. Francamente ho visto solo delle critiche da parte di Fini, ed una reazione quasi scandalizzata da altri.
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