Difficilmente dimenticherò il micino di poche settimane che ieri sera è stato investito. Era terrorizzato e correva avanti e indietro attraversando anche la strada. In un primo momento, la mia ragazza ed io abbiamo vanamente cercato di prenderlo per evitare che si ammazzasse.
Inevitabilmente sono bastati pochi minuti affinchè finisse tra le ruote di una macchina: difficile da vedere in quanto è un batuffolino che si muoveva rapidissimamente e sbucava all'improvviso, non è sfuggito a me, tuttavia, sul marciapiede.
Il micino sanguinava e nessuno di noi, nel frattempo si sono fermati altri quattro ragazzi, sapeva come fare. La prima cosa che ho pensato è stata avvertire i carabinieri di mandare qualcuno. Poi un ragazzo e una ragazza che erano lì a darci una mano l'hanno preso in consegna e l'hanno portato ad una clinica che sapevano dove si trovasse.
Ho chiamato poco dopo la clinica privata dove sapevamo avrebbero portato il gatto, ma ci hanno detto che se l'erano portato indietro perché non avevano la possibilità di pagare le cure.
Mi sono cresciuti i sensi di colpa. E se avessimo aspettato l'ambulanza veterinaria che ci stavano mandando i carabinieri? Sarebbe morto nel frattempo? E se ci fossimo presi il numero di telefono dei ragazzi forse avremmo potuto fare di più? Non lo so, perché eravamo tutti estremamente colpiti emotivamente dalla situazione ed abbiamo cercato di fare il più rapidamente possibile.
La domanda cui la mia ragazza ed io non avremo forse mai risposta è chissà se quel gattino ce l'ha fatta. Chissà se lo sapremo mai.
Inevitabilmente sono bastati pochi minuti affinchè finisse tra le ruote di una macchina: difficile da vedere in quanto è un batuffolino che si muoveva rapidissimamente e sbucava all'improvviso, non è sfuggito a me, tuttavia, sul marciapiede.
Il micino sanguinava e nessuno di noi, nel frattempo si sono fermati altri quattro ragazzi, sapeva come fare. La prima cosa che ho pensato è stata avvertire i carabinieri di mandare qualcuno. Poi un ragazzo e una ragazza che erano lì a darci una mano l'hanno preso in consegna e l'hanno portato ad una clinica che sapevano dove si trovasse.
Ho chiamato poco dopo la clinica privata dove sapevamo avrebbero portato il gatto, ma ci hanno detto che se l'erano portato indietro perché non avevano la possibilità di pagare le cure.
Mi sono cresciuti i sensi di colpa. E se avessimo aspettato l'ambulanza veterinaria che ci stavano mandando i carabinieri? Sarebbe morto nel frattempo? E se ci fossimo presi il numero di telefono dei ragazzi forse avremmo potuto fare di più? Non lo so, perché eravamo tutti estremamente colpiti emotivamente dalla situazione ed abbiamo cercato di fare il più rapidamente possibile.
La domanda cui la mia ragazza ed io non avremo forse mai risposta è chissà se quel gattino ce l'ha fatta. Chissà se lo sapremo mai.
Speriamo che sia vivo... E' brutto ma storie così ne succedono anche troppe, ed il guaio è che non tutti i gattini sono così "fortunati"...
RispondiEliminaPurtroppo lo so, ma posso garantirti che vedere quel batuffolo sanguinante è stato sconvolgente.
RispondiEliminaForse avrei aspettato l'ambulanza, perché è ovvio che una clinica privata avrebbe chiesto dei soldi e le spese veterinarie non sono mai poche, ma se poi l'ambulanza fosse arrivata troppo tardi? - Spero che quei due ragazzi l'abbiano portato da qualche veterinario disposto a curarlo comunque... certo è triste non poter sapere cosa sia successo al quel gattino, soprattutto se, in qualche modo, ti senti responsabile per lui..
RispondiEliminaSì è molto triste anche perché non si ha completamente la freddezza per decidere nel modo migliore. Anche io pensavo fosse meglio aspettare l'ambulanza ma i carabinieri mi hanno richiamato per dirmi che stava per arrivare l'ambulanza dopo 35/40 minuti dalla mia chiamata.
RispondiEliminaCol senno di poi ho riflettuto sul fatto che quei due ragazzi erano veramente presi, come d'altronde lo eravamo anche noi, la ragazza era praticamente in lacrime. Difficilmente si saranno arresi alla prima difficoltà.