Sarò censurato, devoti compagnucci, ma dovrete pur leggermi. Al Berlusca sbadiglioso ho inviato la seguente letterina:
Caro Silvietto, eroe del letto e martire dell'anticomunismo, devi sopportarle tutte. Sei spiato dovunque. La "pràivasi" tutela solo la canaglia che grazie alla democratica giustizia gode dell'impunità senza limiti. Adesso te li ritrovi tutti addosso per l'incontrollato sbadiglio. La palla al piede del Vaticano impostaci dall'Uomo della Provvidenza nel 1929 ti obbliga a presenziare anche alle beatificazioni spettacolari di un Pastore che indignano l'italiano disincantato ed onesto. Il tuo sbadiglio è un surrogato di quella indignazione sacrosanta. Tu non ignori chi fu realmente il beatificato.
Che Wojtyla sia stato “un papa più simile ai Borgia” come lo definisce Ferruccio Pinotti in uno studio documentato che ne demolisce il mito, è forse un po’ eccessivo; ma lasciano sconcertati i motivi che dovrebbero bloccare il clamoroso processo di beatificazione, sbrigativo e finalizzato agl'interessi della Santa e non più Romana Chiesa, con spettacolare propaganda orchestrata ad arginare le conseguenze devastanti del Vaticano II.
Ti sarai domandato: come si può beatificare un pontefice invischiato negli sporchi affari dello Ior e di Cosa Nostra, di Sindona e Calvi? Nei panni di Cristo avresti dato mano alla fune e giù pacche sulle natiche dei mercanti del tempio. Nei tuoi panni al massimo puoi concederti uno sbadiglio. E tutti addosso.
Un vero pastore ama tutto il gregge, non una sola pecora. Per quanto se ne sappia, Wojtyla fu uno sciovinista polacco e panslavista. Ricordo che in una udienza ad un folto gruppo di cattolici dalmati cacciati dalla loro terra, ora slavizzata del tutto, parlò loro in croato. E alla loro garbata protesta si espresse, bontà sua, in italiano esortandoli a rassegnarsi alla volontà di Dio e perdonare. Però quando la Tirannide rossa - con cui la Chiesa malgrado tutto era compromessa, come già con il Fascismo il Nazismo e la Massoneria - straziava anche la sua Polonia non si rassegnò affatto alla volontà divina e dette la prima spallata al Comunismo. Dovremmo essergliene grati, ma se non fosse stato a pro della sua patria slava, non avrebbe mosso un dito. Speriamo che l'attuale pontefice, diffamato dai comunisti come balilla nazionalsocialista con infami e grotteschi fotomontaggi (salvo una foto autentica in cui l'adolescente con svastica ha una faccia d'angelo) non ceda troppo a suggestioni del genere (fra l’altro la beatificazione del fondatore di quel partito cattolico che ha depredto l’Italia) e perseveri nella moderazione, necessaria a ricondurre nel solco tradizionale la cristianità scandalizzata e smarrita. E non dica a servi di Dio, come il Beatificando: “IORATE FRATRES” Silvio Valenti de Wiederschaun, Altamira \ Vnezuela.
Hai sbagliato persona: io non censuro, se non le offese. Sarebbe il caso che ti premurassi di conoscere le persone prima di criticarle. Ma nonostante la tua presunzione di sapere come mi comporto senza conoscermi per niente, come vedi il tuo commento è on line.
Ho solo pubblicato uno dei due tuoi commenti, visto che erano uno la copia dell'altro.
Sarò censurato, devoti compagnucci, ma dovrete pur leggermi. Al Berlusca sbadiglioso ho inviato la seguente letterina:
RispondiEliminaCaro Silvietto, eroe del letto e martire dell'anticomunismo, devi sopportarle tutte. Sei spiato dovunque. La "pràivasi" tutela solo la canaglia che grazie alla democratica giustizia gode dell'impunità senza limiti.
Adesso te li ritrovi tutti addosso per l'incontrollato sbadiglio.
La palla al piede del Vaticano impostaci dall'Uomo della Provvidenza nel 1929 ti obbliga a presenziare anche alle beatificazioni spettacolari di un Pastore che indignano l'italiano disincantato ed onesto. Il tuo sbadiglio è un surrogato di quella indignazione sacrosanta. Tu non ignori chi fu realmente il beatificato.
Che Wojtyla sia stato “un papa più simile ai Borgia” come lo definisce Ferruccio Pinotti in uno studio documentato che ne demolisce il mito, è forse un po’ eccessivo; ma lasciano sconcertati i motivi che dovrebbero bloccare il clamoroso processo di beatificazione, sbrigativo e finalizzato agl'interessi della Santa e non più Romana Chiesa, con spettacolare propaganda orchestrata ad arginare le conseguenze devastanti del Vaticano II.
Ti sarai domandato: come si può beatificare un pontefice invischiato negli sporchi affari dello Ior e di Cosa Nostra, di Sindona e Calvi? Nei panni di Cristo avresti dato mano alla fune e giù pacche sulle natiche dei mercanti del tempio. Nei tuoi panni al massimo puoi concederti uno sbadiglio. E tutti addosso.
Un vero pastore ama tutto il gregge, non una sola pecora.
Per quanto se ne sappia, Wojtyla fu uno sciovinista polacco e panslavista.
Ricordo che in una udienza ad un folto gruppo di cattolici dalmati cacciati dalla loro terra, ora slavizzata del tutto, parlò loro in croato. E alla loro garbata protesta si espresse, bontà sua, in italiano esortandoli a rassegnarsi alla volontà di Dio e perdonare.
Però quando la Tirannide rossa - con cui la Chiesa malgrado tutto era compromessa, come già con il Fascismo il Nazismo e la Massoneria - straziava anche la sua Polonia non si rassegnò affatto alla volontà divina e dette la prima spallata al Comunismo.
Dovremmo essergliene grati, ma se non fosse stato a pro della sua patria slava, non avrebbe mosso un dito.
Speriamo che l'attuale pontefice, diffamato dai comunisti come balilla nazionalsocialista con infami e grotteschi fotomontaggi (salvo una foto autentica in cui l'adolescente con svastica ha una faccia d'angelo) non ceda troppo a suggestioni del genere (fra l’altro la beatificazione del fondatore di quel partito cattolico che ha depredto l’Italia) e perseveri nella moderazione, necessaria a ricondurre nel solco tradizionale la cristianità scandalizzata e smarrita. E non dica a servi di Dio, come il Beatificando: “IORATE FRATRES”
Silvio Valenti de Wiederschaun, Altamira \ Vnezuela.
Hai sbagliato persona: io non censuro, se non le offese. Sarebbe il caso che ti premurassi di conoscere le persone prima di criticarle. Ma nonostante la tua presunzione di sapere come mi comporto senza conoscermi per niente, come vedi il tuo commento è on line.
RispondiEliminaHo solo pubblicato uno dei due tuoi commenti, visto che erano uno la copia dell'altro.