19 giu 2011

La solitudine di Berlusconi.

Nel vedere la telefonata di Berlusconi alla sala vuota, ho avuto l'impressione di vedere una persona totalmente sola. Se vuoi vedere chi ti è amico vedi chi ha il coraggio di dirti la verità e di criticarti: ebbene nessuno ha avuto il coraggio di dire a Berlusconi, per carità con educazione e con modi civili: presidente, mi scusi, ma qui abbiamo finito siamo tutti al buffet. Riferirò i suoi saluti. Grazie mille ugualmente, alla prossima occasione.

Chi non ha avuto il coraggio, chi sghignazzava per la situazione, chi è tornato in tutta fretta per dare l'impressione che tutto fosse come a Silviuccio sembrava. Un po' come quel vecchio trucco di far passare sempre le stesse navi davanti a Hitler per dare l'impressione che la flotta italiana fosse enorme.


Si crea l'illusione che vada tutto bene: invece è l'inizio della fine. Se non oggi, domani. Quando per la pletora di finti amici, compresi Briatore e la Santanché che davanti ostentano per un tornaconto personale, ma che in fondo provano un certo ribrezzo.


Vale così anche per quelli che ridono pur non trovandoti per nulla divertente, anzi, volgare. E i finti alleati: persone come Mastella, Melchiorre e i Responsabili.

Anche i finti sostenitori pagati con 20 euro e un panino non ci sono più in aula a sostenere Silvio, quel passerottino dolce che deve svolazzare liberoE non vorrei mai pensare che gli siano finiti i soldi.

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