8 set 2011

Era meglio se non si scusava per la blasfemia.

La storiella di Sacconi, che non fa sorridere nemmeno se mi torturano col solletico, si innesta in una mentalità di pontifessiana* memoria: sminuire la violenza sessuale e considerare la donna come mero oggetto sfornafigli

LA MIGLIORE IMMAGINE DI
SACCONI
Oppure come un mero oggetto sessuale. Giusto per una palpatina. L'idea, tutta maschilista, che la donna che si concede facilmente è zoccola, mentre l'uomo è un tombeur de femmes. La donna che non si concede o è santarellina, nel senso dispregiativo, o è stronza, sempre in senso dispregiativo.


Far passare l'idea che basta dire di no per non essere stuprate, non solo non mi  fa ridere, ma penso sia l'unica cosa per cui chiedere scusa. Quanto meno per il cattivo gusto e per l'indelicatezza, oltre che per aver dimostrato di aver capito poco. Altro che blasfemo.



*cfr. Pontilex.org

3 commenti:

  1. Ripeto il commento che ho scritto per un altro post sullo stesso argomento.

    Gli uomini che parlano come Sacconi, e ce ne sono tantissimi, non sanno cosa vuole dire una violenza sessuale. Per quel che riguarda le donne, non lo so neanche io, ma essendo ignorante in materia non mi permetto né di giudicare né di fare dello spirito, ma basterebbero le cronache antiche e moderne su questo argomento per rendersi conto che non è certo una cosa sulla quale fare delle barzellette o dello spirito gratuito. Se poi un uomo ci riflette con un pò di intelligenza arriva a capire. Per quel che riguarda noi, basta un colpetto nella zona e già siamo messi KO. Se poi subissimo le violenze che subisce una donna, anche se fossimo ventenni, non so se arriveremmo all'ospedale vivi. E' vero che siamo strutturati in maniera diversa per il diverso ruolo che la natura ci ha dato, ma se la donna ha resistenza alla sofferenza, la natura tale resistenza gliela data al momento opportuno, cioè quando necessita, ma non sempre. Se chi parla con tanta ignoranza riflettesse prima di aprire bocca tante stro....e non le direbbe e non offenderebbe la sensibilità di nessuna categoria.
    Lario

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  2. Concordo con te e penso che non occorra mettere la mano sul fuoco per sapere che brucia. Ergo, su tante cose che non si conoscono per esperienza diretta, basterebbe buon senso e un po' di compenetrazione per rendersi conto che c'è chi soffre.

    Fermo restando che vedo che uomini di potere confondono sempre più spesso il loro ruolo istituzionale col Bar Sport all'angolo della strada.

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  3. @ Lario: devi pensare, tu che puoi e non sei imbambolato come certi peones della politica, che Sacconi e gli altri superuomini tombeur de femmes sono diverdamente intelligenti da noi. Rgion per la quale, pur associandomi a te per la mancanza di stile e di comprensione da parte del ministro, devo purtroppo affermare che da quella classe politica non ho MAI visto una comprensione vera del mondo femminile, piuttosto solo un mercato del pelo che ha permesso a qualche troietta furbetta di arrivare a mettere le mani su sostanziosi e cospicui emolumenti per un pom... o una scop... occasionale...

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