31 mag 2012

Metodo Boffo contro Beppe Grillo.

Libero scopre una serie di particolari scottanti sul passato di Beppe Grillo. Leggete bene, perché se minimo minimo avevate una simpatia per Grillo vi passerà subito.
La politica, da giovane, non gli interessava (recitare per le feste del Partito liberale, ma solo se pagato bene), mentre il suo pallino sembra fossero le donne. 
Capito che scandalo? Quando faceva l'attore voleva essere pagato bene e aveva il pallino delle donne. Come qualcun altro di cui non mi sovviene il nome. Vorranno mica andare a parare là? Ma figurati!

Il suo ex amico, e ora odiato nemico, Orlando Portento ama raccontare di quando Beppe nascondeva un registratore sotto il materasso per registrare i suoi amplessi con le ragazze che portava a casa.
 A parte il fatto che se Orlando portento è un odiato nemico di Beppe Grillo, forse non dirà cose proprio amichevoli sul suo conto, ma voi ve lo ricordate chi è Orlando Portento? Quello delle cammellate. Ma poi: quando l'ha detto? A chi? Che prove porta a supporto di quello che dice? Niente di niente di niente. 

La seconda moglie Parvin Tadjk, intervistata da Maurizio Crozza, ha ammesso che "Beppe controlla ogni singolo scontrino della spesa, una cosa davvero estenuante".
Mi raccomando, che in Parlamento ci siano pregiudicati ma mai uno che controlla gli scontrini della spesa.

Fin qui solo vizi privati. Gli stessi che Grillo ha sempre contestato allo "psiconano" Silvio Berlusconi.
Con la differenza che i vizi privati di Grillo non sono reati, come ipotizzano le procure; non ci fanno ridere dietro da tutto il mondo;

Da uno che parla sempre di politici indagati e condannati in Parlamento ci si immaginerebbe una fedina penale pulita e immacolata. E proprio qui casca l'asino (anzi, il Grillo). Perché il fondatore del Movimento 5 stelle l'8 aprile 1988 è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a un anno e tre mesi, con la condizionale, per la morte dei coniugi Renzo e Rosanna Giberti e del loro figlio di 8 anni Francesco. Un incidente in macchina avvenuto l'8 dicembre 1981 dal quale Beppe Grillo riuscì a salvarsi con il suo manager Alberto Mambretti. Una tragedia che però i giudici considerarono almeno parzialmente imputabile a Grillo. Che ora reclama fedina pulita per i politici.
Innanzitutto io ho la fedina penale pulita e anche io la pretendo da chi mi rappresenta; in secondo luogo Beppe Grillo non vuole candidarsi in Parlamento, anzi ha detto proprio che in virtù di questa regola non potrebbe candidarsi, ma vuole solo che chi vi sieda non sia un pregiudicato.

In pratica il metodo Boffo in piena regola contro Beppe Grillo. E la cosa che mi colpisce è che anche il Venerdì di Repubblica ci caschi con un articolo di Raffaele Niri - riportato anche da Dagospia - in cui sostanzialmente si dicono le stesse cose.

3 commenti:

  1. In effetti a me Grillo sta sulle balle, ma per il suo modo di fare, per il non volere mai un vero confronto con contraddittorio (come un altro soggetto di nostra conoscenza), non certo per queste NON-NOTIZIE indegne anche del peggior rotocalco scandalistico.
    Paragonare poi i vizi privati di un privato cittadino (perché fino a prova contraria Grillo non siede in parlamento) con quelli di una delle più alte cariche dello stato, non so se voglia dire essere di un'ignoranza abissale (ma allora che cazzo scrivi sui giornali) oppure di una malafede schifosa.
    E allora si qualificano perfettamente, tanto il giornale quanto i suoi lettori.
    Libero è si dimostrato ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, buono solo per pulircisi il culo.

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  2. Beppe Grillo ha diverse buone idee, ma anche dei modi che secondo me lo penalizzano sotto il profilo dell'immagine.

    Il problema è anche che potrebbe esserci qualcuno dei lettori che si lasci influenzare da queste balle. O almeno questo è quello che sperano a Libero.

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  3. Buone idee, d'accordo. Populismo tanto (troppo). Dovesse vincere, chi sarà in grado di attuare un piano così ambizioso?
    Buona giornata

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