21 giu 2012

Il boomerang #meetFS

Ieri Trenitalia lancia un'iniziativa su Twitter: #meetFS. Mostrando il dietro le quinte ad alcuni bloggers ed influencers del web, pensava anche ad accaparrarsi una bella dose di pubblicità. In realtà le cose sono andate un po' diversamente.



Su Twitter l'hashtag #meetFS ha cominciato a ricevere diverse foto dei disservizi che le Ferrovie dello Stato quotidianamente propinano ai loro utenti. La qual cosa mi ha stimolato un paio di riflessioni rapide rapide.

La prima è che non esiste nessuna comunicazione in grado di compensare in modo quanto meno duraturo un prodotto pessimo. Posso fare un pacco regalo stupendo, ma se il regalo fa schifo, il mio entusiasmo dura molto poco. Anzi, presto sarà sostituito dalla delusione. Se, quindi, Moretti & co. volessero fare qualcosa di buono dovrebbero non badare al pacco regalo, ma al regalo in sè.

Per esempio, Moretti dovrebbe spiegare perché da Palermo a Siracusa (250 km) ci vogliono 6 ore e un cambio a Messina.

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Oppure Palermo-Trapani (100 km) dalle 2 ore e 30 minuti alle 4 ore.


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Ma il problema, in molti casi talvolta potrebbe essere risolto semplicemente organizzando in modo intelligente le partenze dei treni. Molte stazioni centrali sono a spina di pesce (Palermo Centrale, Roma Termini, Napoli Centrale, Torino Porta Nuova, Milano Centrale). Il treno entra, fa stazionamento, ed esce dalla stazione.

Orbene se le stazioni centrali sono spesso dette terminali ci sarà un motivo? Il motivo è che in quelle stazioni il treno termina la sua corsa per ripartirla, spesso in senso inverso dopo un po'. Non per continuarla.

Un treno che arrivasse in stazione, facesse servizio passeggeri, riprendesse la sua corsa per arrivare ad una destinazione successiva, con la deviazione di entrare ed uscire da una stazione a spina di pesce farebbe un percorso inutile, e per di più procedendo a scartamento ridotto. 

Mi domando, ma magari sono profano e non capisco: possibile che non si riesca a dividere i treni tra coloro che iniziano e terminano la loro corsa (da far stazionare in stazione centrale a spina di pesce) e quei treni che invece devono proseguire (da far stazionare in stazioni con banchina a raso)?

Tutte le città che ho sopra citato sono dotate, per esempio, di almeno un'altra stazione ferroviaria a raso: Palermo Brancaccio per esempio dista 5 km dalla stazione Palermo Centrale. La stazione di Piazza Garibaldi a Napoli - che è a raso - è praticamente sotterranea rispetto alla Stazione Centrale. Torino Porta Susa, a raso, è a circa 2,5 km da Torino Porta Nuova. Roma Tiburtina, a raso, è a circa 3,5 km da Roma Termini. Solo la stazione di Milano Rogoredo, a raso, sarebbe la più distante, 8 km, e solo perché la stazione di Porta Garibaldi è a spina di pesce.

Collegamenti urbani? Presenti: tramite metro è possibile spostarsi. Da Palermo Centrale a Palermo Brancaccio, idem da Milano Centrale a Milano Rogoredo da Roma Termini a Roma Tiburtina e da Porta Nuova a Porta Susa.

Domanda: perché non organizzare in tal modo i treni a costo zero?


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2 commenti:

  1. Continuando con l'analogia col regalo ed il pacco regalo, se chi fa regali di merda non subisce MAI le conseguenze dei propri regali merdosi, come si può sperare che sia mai invogliato a cambiare?

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  2. Concordo. Spero solo che adesso con la concorrenza di Italo qualcosa cambi.

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