20 mar 2013

Claudio Messora, in arte Byoblu.

Dunque da tempo si protrae una diatriba tra me e Wikipedia che considera Claudio Messora soggetto non enciclopedico perché personaggio nato e divenuto famoso su internet. Dico solo che su un'enciclopedia si va per acquisire nozioni e trovo la limitazione assolutamente fuori da ogni logica. In tempi recenti Wikipedia mi ha confermato che la biografia non merita nemmeno di essere oggetto di informazioni. 


E allora ve la pubblico io di seguito. Qualsiasi aggiornamento/modifica che lo stesso Messora voglia apportare non ha che da scrivermi qui. Se anche Daniele Martinelli vuole, ospiterò anche la sua bio.

Claudio Messora nasce ad Alessandria d'Egitto da genitori italiani, ed è musicista, informatico e videoblogger. A cinque anni impara a suonare il pianoforte, passione che lo accompagnerà a lungo, portandolo a vendere dischi in molti paesi del mondo e a vincere alcuni premi, tra cui il Festival di Castrocaro in qualità di autore di un brano cantato da Luisa Corna.
Dopo essersi diplomato al liceo scientifico si è iscritto alla facoltà di informatica, che tuttavia non ha completato per esigenze lavorative. In seguito alla sua attività di divulgatore e commentatore politico, si è dedicato allo studio delle Scienze Politiche, alla Statale di Milano.
Dopo dieci anni di impegno nel mondo musicale come autore ed artista, si dedica a seguire grossi progetti in ambito informatico, dirigendo una start-up di riconoscimento vocale e un grosso show-room di interior-design a Dubai, dove risiede per un anno, nel 2005.
Nel 2007, a tempo perso, inizia a dedicarsi a un blog, riesumando una piattaforma software interamente scritta da lui, a cui assegna il nome “byoblu”, un suo vecchio nickname che nasce dall’unione di “byo” (vita) e “blu”, un colore rilassante ed enigmatico che su di lui esercita una fascinazione particolare. Da subito inizia a scrivere di società e politica, accompagnando il blog ad un inseparabile canale youtube.
Nel 2009 segue da vicino le vicende del terremoto abruzzese, dando voce alle popolazioni locali e svolgendo una serie di inchieste e di approfondimenti che verranno poi riprese dai media mainstream ed utilizzate nel corso delle inchieste giudiziarie seguite al sisma, come l’indagine che ha coinvolto la Commissione Grandi Rischi, portando poi alla condanna in primo grado degli scienziati componenti la Commissione, non per l’evidente impossibilità di prevedere un terremoto, quanto per le rassicurazioni non dovute, rilasciate in seguito alle pressioni politiche.
Per la sua attività a L’Aquila, nel 2010 è stato premiato con il XXXI Premio Ischia Internazionale del Giornalismo, categoria Social Network e, ancor prima, con il I Premio Agenda Rossa, in onore del magistrato vittima di mafia Paolo Borsellino. Da sempre interessato alla difesa della libertà di informazione e della rete, negli anni successivi conduce numerose battaglie contro alle cosiddette leggi bavaglio, organizzando manifestazioni a Roma, per esempio contro il Decreto Romani, e proponendo insieme all’On. Roberto Cassinelli un emendamento alla norma del Ddl Intercettazioni contenente il famigerato “diritto di rettifica” applicato ai blog, che sarà poi l’unico ad essere approvato in Commissione Giustizia.
Nel maggio 2011, durante la campagna per le amministrative a Milano, mette in difficoltà il candidato sindaco Letizia Moratti, evidenziando come la sua pagina Facebook risultasse gonfiata artificialmente. Nel settembre successivo un editoriale di Marco Travaglio, pubblicato sul Fatto Quotidiano del 14 settembre, è all’origine di un sospetto caso di plagio ai danni di Claudio Messora, che il giorno prima pubblica sul suo blog il post “quel che si può fare in due minuti”, incredibilmente simile per forma e contenuti. La vicenda verrà ripresa da molti siti e dal quotidiano Libero. In seguito alle richieste di chiarimento indirizzate dai lettori di byoblu.com a Marco Travaglio, e in conseguenza delle risposte giudicate insoddisfacenti di quest’ultimo, molti dichiareranno di avere disdetto l’abbonamento al quotidiano di Padellaro. Lo stesso Messora lascerà cadere la questione, non intendendo alimentare ulteriori polemiche e giudicandola un fatto poco utile alla causa comune.
Appena dopo l’insediamento del nuovo Governo Monti, nel novembre 2011, il suo blog è il primo a rilevare la provenienza del nuovo presidente del Consiglio dagli ambienti dei poteri forti, mettendo in evidenza l’evidente commissariamento della democrazia in atto in Italia e in Grecia. Per le sue tesi allora considerate eretiche è stato ospite a Servizio Pubblico, di Michele Santoro, a Matrix, da Alessio Vinci, a Rapporto Carelli, condotto dal direttore di SkyTg24, e a L’Ultima Parola di Gianluigi Paragone.
Contestualmente, Claudio Messora mostra le criticità e i pericoli che si insidiano dietro al cosiddetto Fondo Salva-Stati (il cosiddetto MES) che, per le stesse motivazioni messe in rilievo dal suo blog, sarà poi oggetto di oltre 37mila ricorsi del popolo tedesco alla Corte Costituzionale di Karlsruhe, la quale, chiamata a decidere, porrà serie limitazioni al trattato per quanto riguarda la possibilità di prevedere ricapitalizzazioni infinite senza l’avallo del Parlamento e per quanto riguarda i vincoli di segretezza, stabilendo che al Parlamento tedesco, in quanto soggetto rappresentativo della sovranità popolare, devono essere garantiti possibilità di intervento e completo accesso alla produzione documentale.
Dal 2012 è ospite fisso dell’Ultima Parola, il talk di approfondimento politico del venerdì sera su Rai Due.
Byoblu.com è stabilmente nelle prime 10 posizioni della classifica di Blogbabel ed è il primo in Italia, per popolarità e autorevolezza, condotto da un cittadino indipendente, che non lavora in un grande quotidiano, che non è un personaggio pubblico di rilievo, che non è un politico e che non fa parte di una squadra di redattori che conducono un blog multiautore.
Dal marzo 2013 collabora con il Movimento 5 Stelle 

1 commento:

  1. Sono capitato qui perché cercavo l'origine del nome byoblu. L'etimologia proposta non è del tutto convincente, perché in greco antico "vita" sarebbe bios, con la i e non con la y. In greco antico esiste il verbo byoo (beta, ipsilon, omega) che significa riempire, colmare, ma anche farcire, ostruire. O più semplicemente Messora ha scelto la y per dare al nome un tocco estero...

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