
Forse pochi ricordano che l'articolo 5 del decreto legge del governo sul rifinanziamento delle
missioni militari all'estero, firmato nel luglio 2011 dal presidente Napolitano, per contrastare il fenomeno pirateria, autorizza il Ministero della Difesa
a
«stipulare con l'armatoria privata italiana convenzioni per la
protezione delle navi battenti bandiera italiana». Servizio
«a richiesta e con oneri a carico degli armatori».
Motivo per il quale - oltre ad una certa inettitudine mostrata nell'occasione - oggi stiamo qui a discutere con l'India sui nostri due Marò e a fare figuracce internazionali.
La domanda è semplice: non era molto più conveniente mandare un paio di navi militari a pattugliare le principali rotte mercantili?
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