Mi autodenuncio....

Mi autodenuncio. Non ho alcuna remora, e sappiate che quello che ho fatto stamani, potrei rifarlo anche in modo più sottilmente cattivo, se necessario. Sono un cliente serpente. Ma ho agito per legittima difesa verso un venditore molesto.

Passo per via Marina (Napoli) mentre sto entrando nella facoltà di Giurisprudenza a Napoli, ed un ragazzo con un sorriso fintissimo da cartone animato - per non dire di peggio - mi si para avanti con un volantino che reclamizza lezioni per memorizzare rapidamente. Gli dico «No, grazie, non mi interessa» e passo oltre.

Lui - evidentemente - ha imparato a memoria la lezioncina e comincia a spiegarmi comunque di cosa si tratta. Al che o lo mandavo dove si merita o davo sfogo alla mia cazzimma ... inevitabilmente ho optato per la seconda.

Lo ascolto, interloquisco anche e lui periodicamente sfoggia un sorriso sempre più finto e cerca di convincermi dicendo altre quattro scuse banali. Anche con un esercizio fatto al momento (classica scusa per impressionare e stupire).

Al che mi dice che stasera ci sarebbe la prima lezione. Miracolosamente mi ricordo che forse ho un impegno proprio quando c'è la lezione e quindi avrei fatto il possibile per esserci. Lui non si perde d'animo e mi dice: «ti va bene se ti chiamo alle quattro oggi, così mi fai sapere? Ma mercoledì sei impegnato?»

La mia risposta è: «non so se sono impegnato mercoledì, ma forse è il caso che trovi qualcun altro perché dubito mi interessi» ... e lui: «io ti sono venuto incontro, ma tu non fai un passo verso di me, perdi un'occasione» e io: «no, veramente ti ho detto subito che non mi interessava, e ho ascoltato solo perché hai insistito per farmi capire bene». Per fargli capire: se non insistevi con me acchiappavi qualcun altro.

Ho spento il suo sorriso di m... in un baleno e nel suo «va beh ciao» c'era un vaffa...ah, ha voluto indietro anche il volantino.