Io penso che la religione sia una componente privata del proprio sviluppo personale e psicologico. Ognuno, nella propria vita, può decidere se, come e quando credere nella divinità che ritiene più opportuno. E se decide di professare la propria religione, avvenga ciò in Chiesa, in Moschea o ovunque, dev'essere libero di farlo.
Ma penso sia un segno di arrogante inciviltà nascondersi dietro la propria religione, per non compiere appieno il proprio dovere. Almeno se accettiamo l'idea di vivere in uno Stato laico, come è l'Italia.
Facciamo che, per esempio, un
medico obiettore di coscienza non voglia far abortire una donna, che
per la legge italiana ha tutto il diritto di abortire, per seguire i
suoi precetti cattolici.
Ok, caro medico, puoi obiettare, ma è troppo facile usare la clava della propria religione per imporre agli altri le proprie scelte. Vorrei vedere la tua faccia se pretendessi da te il matrimonio religioso, niente sesso prematrimoniale, niente preservativi nè sodomia e a messa tutte le domeniche. Il tutto controllato, certificato ed eventualente sanzionato dallo Stato italiano, almeno finché lavori in un ospedale pubblico. Cioè espressione dello Stato laico.
Ok, caro medico, puoi obiettare, ma è troppo facile usare la clava della propria religione per imporre agli altri le proprie scelte. Vorrei vedere la tua faccia se pretendessi da te il matrimonio religioso, niente sesso prematrimoniale, niente preservativi nè sodomia e a messa tutte le domeniche. Il tutto controllato, certificato ed eventualente sanzionato dallo Stato italiano, almeno finché lavori in un ospedale pubblico. Cioè espressione dello Stato laico.
Ovviamente tutto ciò non sarebbe pensabile, nè francamente di facile attuazione, ma se si volesse essere coerenti fino in fondo, se non ti va di far abortire una donna, è anche lecito che non ti vada se le tue convinzioni etiche ti dicono di no, ma vai a fare il medico nelle strutture private dove non si pratica l'aborto. Sii coerente con te stesso, e non imporre la tua morale agli altri.
Perché se per caso - comprensibilmente, beninteso - non ti andasse l'intromissione, il controllo ed il sindacato
della tua vita privata e personale, cioè il sindacato sul fatto che tu faccia ad esempio sesso prematrimoniale con la tua futura moglie o meno, pensa che non va nemmeno alla donna
che ha deciso di abortire e che tu non vuoi far abortire per la tua
esclusiva convinzione morale che hai deciso di imporle.
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