BEPPE GRILLO DOPO AVER LETTO IL MIO POST |
Ci saranno sicuramente risvolti clamorosi .....
.... o forse no. Questo è quello che vi farebbe vedere un blog simil-grillino o simil TzeTze. Il click facile attrae tutti, sia quando i conti sono in rosso sia quando usi il blog non per divertimento ma come forma di guadagno.
Amici grillini, se siete capitati su questa pagina e vi sentiti giustamente perculati, era proprio quello che volevo ottenere. Anche perché l'esempio non è casuale: ho usato all'inverso lo stesso link usato dagli amici di Tze Tze che a loro volta volevano dimostrare il boom del Movimento (contando sul fatto che il grillino medio fa circolare in Rete e quindi contribuisce alla viralità del materiale).
Questa strategia tuttavia alla lunga non paga, o almeno non paga quando il pubblico si rende conto che un contenuto virale non serve a un tubo, o non mantiene le attese del titolo. L'utente si crea un'aspettativa dal titolo, e se tale aspettativa manca difficilmente perdona, specie se il trucchetto e la delusione sono reiterati. L'utonto, invece, rimarrà sempre vittima di questi giochini un po' scemotti (d'altronde anche l'utonto è scemotto) e condividerà sbraitando senza capire un piffero.
Il che crea un problema di non poco conto: cito da un articolo dell'anno scorso apparso su Linkiesta che in tal senso è illuminante:
Circa un mese fa ho pubblicato su queste pagine una lunga intervista a Massimo Fini, circa 36mila battute, un contenuto che è stato uno dei più letti del mese e ha fatto diverse migliaia di visite. Qualche giorno dopo — erano i giorni del Mondiale — mi son trovato sulla timeline di twitter lo sfogo di Balotelli a pochi secondi dalla sua pubblicazione. Ho colto la palla al balzo — non l’aveva ancora fatto nessuno — mi son preso 7 minuti e ho pubblicato un pezzettino che ha fatto in mezz’ora le stesse visite dell’intervista a Massimo Fini. A parità di pagine viste tra i due contenuti, a uno ci ho lavorato dieci giorni, all’altro sette minuti. Se ragioniamo in termini di pagine viste da monetizzare, i risultati che ho portato al giornale sarebbero gli stessi e quindi, facendo un facile rapporto tempo impiegato-risultati ottenuti, il giornale potrebbe dirmi di smettere di fare contenuti impegnativi come l’intervista a Massimo Fini e di mettermi solo a cercare oggettini e robe curiose da fare in 7 minuti. A parità di traffico generato, in fondo, meglio puntare sulla quantità, no?Click baiting ... se lo conosci lo eviti
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