15 dic 2015

Alcune domande sul finto salvataggio delle banche a nostre spese.

Solo qualche domandina sul salvataggio delle banche.



1) Innanzitutto da cosa si deduce che il salvataggio sia a spese dei correntisti? Da niente, perché infatti il c.d. salvataggio avviene a carico del sistema bancario italiano tramite il fondo di risoluzione. E non è del tutto casuale che all'ABI si siano fatti venire un embolo.

2) Pagheranno gli azionisti e i detentori di azioni ed obbligazioni rischiose, che come tali sono soggette al rischio di impresa. E qui la domanda fondamentale: se io scientemente mi espongo al rischio di impresa, per guadagnarci di più, e mi va bene, poi divido il guadagno con gli altri contribuenti? No. E se va male, perché non rimetterci in proprio?  

3) Potreste dirmi: non tutti hanno investito consapevolmente. E questa patologia non dipende - almeno non per intero - dalle banche: se ognuno di noi si limitasse a fare solo ciò che sa fare e non ogni altra cosa e rischiasse solo in modo molto ponderato e con grande parsimonia, forse oggi non staremmo a discutere di questi problemi. Vi è piaciuta la prospettiva di farvi i soldi facili senza fare un tubo? Vi è piaciuto rischiare senza conoscere, senza pensare e senza sapere niente? Queste sono le conseguenze. 

4) Per esempio sapete della direttiva MiFID? No!?!? Beh allora studiatevi questa pratica guida che (tra il mare magnum di materiale che tra un pornazzo e l'altro trovate on line).

5) Come?!?!? Vi hanno fatto firmare una apposita clausola che dice che voi avete tutte le conoscenze specifiche per poter affrontare questo tipo di rischio? E voi avete fatto anche di sì con la testa pur consci del fatto che non ci capite un piffero? Bravi!

E non è colpa dello Stato, ma delle vostre scelte sciamannate.

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