15 lug 2009

Grillo alla guida del PD.


La candidatura di Grillo alla segreteria del PD ha sparigliato le carte. Bersani e Franceschini pensavano di avere vita facile al Politburo Disastrato, data la scarsa copertura mediatica che hanno dato ad Adinolfi, e forse ritenendo Marino un avversario battibile. In realtà il nuovo che avanza è mal visto dalle gerarchie del PD.

Aderiscono al motto del cambia tutto affinché non cambi nulla, ed è vero: Bersani è stato ministro, Franceschini è già stato vice di Veltroni e poi segretario lui stesso; Marino ed Adinolfi, che guarda caso hanno un curriculum politico di minore entità, non me ne vogliano, hanno aperto a Grillo.

Ci si può lecitamente chiedere: perché impedire a Grillo la sua candidatura? Inizialmente erano problemi legati alla residenza, ma ora la domanda sarà fatta da Genova Nervi dove risiede Grillo. Poi, per dimostrare unità di idee e di intenti, si sono susseguite diverse dichiarazioni: Fassino ha detto che il Partito Democratico non è un taxi, Bersani ha detto che il Partito Democratico non è un autobus e la Melandri ha detto che il Partito Democratico non è un tram.

Poi è intervenuta la Commissione di Garanzia del PD ha sostenuto che non è possibile candidare Grillo perché «egli ispira e si riconosce in un movimento politico ostile al PD. La delibera verrò resa nota sul sito nei prossimi giorni». Aggiungo, al commento di Grillo sul tema, che la Commissione di Garanzia dovrebbe comunque decidere secondo lo Statuto, e se secondo lo statuto non ci sono motivi contrari alla candidatura. Sul tema, tuttavia, cito l’ultimo passaparola di Travaglio che esprime benissimo un concetto:
«i casi sono due Grillo alle primarie prende pochi voti e allora loro potranno dire: avete visto, era un bluff, ai nostri elettori non piace, ha sbagliato partito e quindi perché preoccuparsi, oppure invece Grillo prende molti voti e allora dovrebbero domandarsi il perché, perché chi è che va a votare alle primarie del Partito Democratico per Beppe Grillo? Elettori del Partito Democratico che condividono quello che dice Grillo, allora forse invece di occuparsi di Grillo, del suo linguaggio, della sua barba, della sua figura e fisionomia, forse farebbero bene a domandarsi perché una parte degli elettori del Partito Democratico, nonostante che Grillo abbia sempre bastonato il Partito Democratico, magari condividono quello che dice lui, non sarà che per sentir parlare di ambiente, di lotta al nucleare e di rifiuti zero bisogna andare sul blog di Grillo?»

È ottima l’idea delle primarie, garantisce un ricambio e comunque un collegamento con la base che in teoria è veramente democratico, meglio sempre delle votazioni plebiscitarie per acclamazione del PDL, ma a volte ho l’impressione che nel PD si abbiano anche buone idee, ma che le si applichino con delle brutte copie spiegazzate e sbiadite.

1 commento:

Pubblicherò tutti i commenti che non insultino me o altri, nemmeno se le persone che insultate mi stanno antipatiche.

Piuttosto se volete la mia eterna riconoscenza .... condividete, please.

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