12 gen 2010

E se i nostri politici facessero l'esame di diritto costituzionale?

Cito dal blog di Fabio Pari, Parole al vento, una proposta che condivido e che trovo molto intelligente.




Vorrei avanzare una proposta che ovviamente non avrà seguito, considerata la modesta portata di questo blog e la riluttanza da parte delle Istituzioni di prendere seriamente in considerazione proposte di bassa provenienza, come quella popolare.

Propongo l'introduzione di un esame preliminare per tutti i parlamentari, prima dell'insediamento, di Diritto Costituzionale. Le modalità sarebbero sostanzialmente quelle di un comune esame di giurisprudenza, esame che tra l'altro si sostiene normalmente durante il primo anno di corso: un libro con nozioni e significati degli articoli, la storia della Costituzione e la giurisprudenza più rilevante della Corte Costituzionale.

Come ben sapete i nostri parlamentari, depositari della funzione legislativa, cioè di quel potere/dovere di creare il corpo normativo del nostro Paese, vengono eletti da un po' di tempo a questa parte senza il democratico sistema delle preferenze. Gli elettori votano un partito, il quale si accaparra delle "quote di seggiole" in Parlamento in proporzione ai voti ottenuti, sulle quali disporrà arbitrartiamente, senza nessuna legittimazione popolare diretta, i soggetti che più gli aggradano. Aggiungendo la tanto invocata immunità paralamentare, che verrà ripristinata di qui a poco, e i lauti compensi che i nostri "rappresentanti" percepiscono, mi sembra più che legittimo chiedere una piccola garanzia per il popolo della competenza e della serietà di queste persone. Una sorta di "condicio sine qua non" valida sia per poter accedere ad una vita di privilegi (compresa la pensione), sia per fornire sufficienti garanzie democratiche. Non mi sembra irragionevole.

Inoltre, per i più "testoni" (lascio al lettore libera immaginazione), si potrebbe prevedere un esame in forma semplificata, studiando sul testo:



LA COSTITUZIONE RACCONTATA AI BAMBINI
(
Anna Sarfatti - Mondadori)Art. 3 Cost. (Tratto dal libro)
La legge è uguale per tutti la legge non fa differenza Per Dario, Henriette e Nicola per Pablo, Jaafar e Vincenza La legge non guarda le tasche la legge non ha preferiti non chiede opinioni o credenze non guarda attraverso i vestiti Purtroppo uguali non siamo chi ingrassa e chi spesso digiuna lo Stato deve anche aiutarechi ha avuto meno fortuna Dobbiamo aiutare un pò tutti lo Stato siamo noi cittadini e allora davanti alla legge saremo più uguali e vicini.

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Su Facebook ho creato un gruppo per diffondere la proposta. Speriamo di raccogliere consensi. Siete tutti invitati ad iscrivervi al gruppo e a diffonderlo.


4 commenti:

  1. Guarda ho trovato, però devi farlo tu e poi girarmi il codice:

    http://www.m4ss.net/2009/07/31/facebook-fan-box-pagina-integrazione-sito-web/

    Sembra facile, ma occorre il login in facebook

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  2. Ok, farò così, foto e link (anche se metilparaben ha un fan box con la pagina del gruppo su facebook).

    Prima però credo sia meglio cambiare la foto del gruppo, è scura e non spicca. Che ne dici di questa:

    http://cittattivacalabria.files.wordpress.com/2009/06/la-costituzione-della-repubblica-italiana.jpg

    o questa

    http://puntoggi.files.wordpress.com/2009/10/costituzione.jpg

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  3. Opto per la prima. La trovi già come nuova immagine del gruppo.

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  4. MA CE L'HAI FATTA A FARE LA FAN BOX DEL TUO SITO!!!

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Pubblicherò tutti i commenti che non insultino me o altri, nemmeno se le persone che insultate mi stanno antipatiche.

Piuttosto se volete la mia eterna riconoscenza .... condividete, please.

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