7 dic 2010

Bruno Volpe (Pontifex Roma) e la sua fissa dell'omosessualità.

Bruno Volpe di Pontifex.Roma ha il chiodo fisso dell'omosessualità: ogni scusa è buona per parlarne. Il 06 agosto scorso, nel post Famiglia (s)Cristiana sostiene:

 
Chissà che colpo quando la Carfagna s'è scusata con i gay: secondo l'arcivescovo Vacca, intervistato dal buon Volpe, guai a fare apologia dell'omosessualità, fino a titolare che le leggi antiomofobia fomentano crimini contro l'umanità.

Il casus belli qualche giorno fa è stato un diacono suicida perchè gli è stata negata la possibilità di diventare sacerdote perché ritenuto poco maturo. Ma Bruno Volpe, da segugio, ha capito che forse poteva essere gay. Poi il dubbio: com'è possibile che i gay entrino in seminario? Non controllano? Occorre stare attenti eh?! 
 

Meno male che Don Stanzione li riconosce facilmente i gay. Come farà!! Occhio clinico? Bah non so, ma d'altronde secondo don Stanzione è facile al giorno d'oggi per un prete essere accusato di essere gay o pedofilo, un po' come se le due cose si equivalessero quanto a gravità o, perchè no, fossero addirittura la stessa cosa. 

8 commenti:

  1. ...è che qui in Italia siamo ancora troppo bigotti. Vuoi mettere negli Stati Uniti, dove la gente è molto più disinibita? I predicatori anti-omosessuali vengono regolarmente sgamati mentre giocano ad incularella nei cessi degli aeroporti, per esempio... ;-)

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  2. Non può essere che qui sono più bravi a non farsi sgamare? ;-)

    Scherzi a parte qua c'è un livello di bigottismo altissimo.

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  3. Voi concludete "un po' come se le due cose (gay e pedofilo)si equivalessero quanto a gravità ". Lo fate senz'altro (almeno credo) dando per scontato che tutti pensino che sia più grave essere pedofilo che non gay. E, invece, sapete che ho di recente letto su non so più quale sito cattolico ultradizionalista (non certamente quello di don Stanzione, della cui Milizia faccio parte, comunque) che è invece ben più biasimevole il prete semplicemente omosessuale che quello pedofilo?
    Pensate un po'!
    Tommaso Pellegrino-Torino

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  4. Caro Tommaso non è del tutto errato quello che credi: in effetti penso di poter affermare senza tema di smentita che essere pedofili è molto, ma molto, più grave che essere gay. Per fortuna non sono solo. Dico questo senza alcuna implicazione religiosa o politica: la pedofilia distrugge il sereno sviluppo dei bambini (persone indifese), oltre ad essere reato; l'omosessualità rientra nella libertà sessuale garantita dallo stato italiano (laico). Due cose profondamente diverse.

    Circa questo sito ultratradizionalista penso che, se confermato, è molto grave quello che dice. Se ti va di segnalarmelo, scegli tu se privatamente o sul blog, posso anche farmi un'idea più precisa (non è per sfiducia, ma non mi va di commentare ciò che non vedo direttamente).


    p.s. tu come la pensi sul tema?

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  5. Sul tema (maggiore gravità di omosessualità o pedofilia)la penso proprio come te, ovviamente.
    Riguardo a quel sito, mi pare che sia, ma non ne sono certo,www.nullapossiamocontrolaverita.blogspot.com. Dico non ne sono certo, perchè, volendo in seguito rileggere il post in questione, non sono più riuscito a trovarlo. Mi dispiace non essere più preciso. Prova magari con Google.
    Di nuovo salutoni.
    Tommaso Pellegrino-Torino

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  6. Fa piacere che su tale tema così delicato ci sia identità di pensiero.

    Ho controllato il link che mi hai segnalato ed il blog esiste. Ora lo leggerò per qualche giorno, vedrò un po' gli articoli pubblicati e di sicuro se propugnano tesi insostenibili non tarderanno ad emergere. Ti ringrazio molto per la collaborazione, sei stato precisissimo.

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  7. Ciao, sono sempre io, Tommaso. Desideroso anch'io di ritrovare quell'articolo sui preti omosessuali e pedofili di cui ti parlavo, e a titolo di collaborazione con te, ho fatto qualche ricerca e ho raggiunto l'obiettivo.
    Mi scuso, ma il sito in questione non era quello che ti ho indicato ieri, ma proprio il Pontifex.Roma di Bruno Volpe.
    La discutibile opinione non è però dello stesso Volpe, ma del Vescovo emerito di Grosseto Mons. Giacomo Babini, intervistato nel post dal titolo "I sacerdoti gay descritti in Panorama sono viziosi e perversi, li vedrei bene in prigione. Ho più pietà per un pedofilo che per loro. Certe vergogne prima non avvenivano."
    Il post-intervista è datato intorno a luglio 2010 (vedi archivio Pontifex).
    Quando l'avrai letto, mi piacerebbe leggere qui un tuo commento in proposito.
    Di nuovo ciao.
    Tommaso Pellegrino-Torino

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  8. Caro Tommaso ti ringrazio per la collaborazione: è molto apprezzata. Ho approfondito un po' le affermazioni di Monsignor Babini e sono rimasto sconcertato. Per le affermazioni, di sicuro, ma anche per vedere il silenzio delle gerarchie vaticane su simili personaggi ed anche il silenzio di Bruno Volpe.

    Sono dell'idea che ognuno di noi possa esprimere le proprie opinioni liberamente, ma penso che simili dichiarazioni non meritino di essere rese note in quanto potrebbero anche configurare una istigazione all'odio. Se un'autorità morale molto alta come un vescovo dice cose simili, chiunque può sentirsi autorizzato a compiere gesti di odio contro i gay. Quanto meno sarebbe stato opportuno, da parte di Bruno Volpe, prendere nettamente le distanze ed incalzare il vescovo. Si può facilmente presumere dal tenore dell'articolo che questa presa di distanza non c'è.

    Non posso che confermare la mia opinione: essere gay fa parte dei diritti dell'uomo a scegliersi la propria sessualità esattamente come rientra nei diritti dell'uomo scegliere la propria religione. Sono due diritti di pari valore e meritevoli dello stesso rispetto. La pedofilia è un reato e, a mio avviso, uno dei più gravi che si possano commettere e non c'è giustificazione alcuna.

    Dato che l'Italia è uno stato laico non potrà esserci mai nessuno che potrà mai imporre una scelta, beninteso nè religiosa nè sessuale. Questo è il pregio di vivere in uno stato laico, libero e democratico.

    Senza contare che esistono due regole fondamentali che Gesù ci insegna: ama il prossimo tuo come te stesso e non giudicare se non vuoi essere giudicato. Ecco: non vedo nulla di tutto questo nelle dichiarazioni del vescovo che dovrebbe essere d'esempio.

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