Vorrei evitare di parlare del Giornale, ma non posso non mettere in luce la strategia completamente errata che da svariati mesi sta portando avanti.
Nell'ordine, per rimanere ai titoli (provando a risparmiarmi un po' il fegato), se la prendono con Umberto Eco che ha paragonato Berlusconi a Hitler solo perché ha avuto l'ardire di sostenere che entrambi sono arrivati al potere con libere elezioni.
Poi giù con il razzismo di sinistra (l'immarcescibile Filippi): giù a criticare Romano Prodi e i suoi rapporti con Gheddafi. A parte il fatto che mai Prodi s'è dichiarato amico di Gheddafi (nè di Ben Alì nè di Mubarak), ammesso che abbia sbagliato anche Prodi, non vuol dire che Berlusconi sia un genio.
Non poteva mancare l'attacco a Saviano: la colpa? Il padre sarebbe indagato per delle false ricette. No non puoi essere giustizialista se tuo padre è accusato di fare ricette false. Ma come? Se i giudici accusano Berlusconi si parla di tenaglia dei giudici e di golpe: la porcata finale. E se accusano uno che ancora non si sa se è un truffatore o se è stato raggirato sputate sentenze? L'unica rilevanza di questo caso è che si tratta del padre di Saviano. Così, giusto per dire: non puoi farci la morale. Come per Fini, per accusare il quale sono arrivati a scomodare anche Frattini, per la Marcegaglia (pazienza se costa l'accusa di violenza privata), per la Boccassini, o per Vendola, e per tutte le vittime del Metodo Boffo, ovvero sia tutti coloro che si sono permessi di criticare Silviuccio.
Ah, sapete cosa campeggiava sul Fatto Quotidiano? Il video di Vittorio Emanuele di Savoia che ammetteva di aver ammazzato Dick Harmer trent'anni fa. Capito perché quello che alcuni giornali pubblicano è considerata da molti alta informazione e giornalismo, mentre altre cose sono considerate solo dossier?
Nell'ordine, per rimanere ai titoli (provando a risparmiarmi un po' il fegato), se la prendono con Umberto Eco che ha paragonato Berlusconi a Hitler solo perché ha avuto l'ardire di sostenere che entrambi sono arrivati al potere con libere elezioni.
Poi giù con il razzismo di sinistra (l'immarcescibile Filippi): giù a criticare Romano Prodi e i suoi rapporti con Gheddafi. A parte il fatto che mai Prodi s'è dichiarato amico di Gheddafi (nè di Ben Alì nè di Mubarak), ammesso che abbia sbagliato anche Prodi, non vuol dire che Berlusconi sia un genio.
Non poteva mancare l'attacco a Saviano: la colpa? Il padre sarebbe indagato per delle false ricette. No non puoi essere giustizialista se tuo padre è accusato di fare ricette false. Ma come? Se i giudici accusano Berlusconi si parla di tenaglia dei giudici e di golpe: la porcata finale. E se accusano uno che ancora non si sa se è un truffatore o se è stato raggirato sputate sentenze? L'unica rilevanza di questo caso è che si tratta del padre di Saviano. Così, giusto per dire: non puoi farci la morale. Come per Fini, per accusare il quale sono arrivati a scomodare anche Frattini, per la Marcegaglia (pazienza se costa l'accusa di violenza privata), per la Boccassini, o per Vendola, e per tutte le vittime del Metodo Boffo, ovvero sia tutti coloro che si sono permessi di criticare Silviuccio.
Ah, sapete cosa campeggiava sul Fatto Quotidiano? Il video di Vittorio Emanuele di Savoia che ammetteva di aver ammazzato Dick Harmer trent'anni fa. Capito perché quello che alcuni giornali pubblicano è considerata da molti alta informazione e giornalismo, mentre altre cose sono considerate solo dossier?
Spero di non andare troppo fuori tema, il discorso è verosimilmente complesso.
RispondiEliminaIl problema non è tanto ciò che "il Giornale" scrive, ma COME e PER QUALE MOTIVO lo fa. In Italia, non esiste (quasi) più l'informazione, perché ogni giornale non scrive mai il 100% della verità, dato che "infarcisce" ogni notizia con qualche elemento volutamente distorto per far sì che l'opinione pubblica rifletta in un certo modo. In altre parole, i giornali in Italia sono diventati il braccio lungo della politica e, a seconda dello schieramento, trovi i giornali che difendono questo o quel partito. Quindi, siamo arrivati al punto che l'informazione non è più il fine di un quotidiano, ma il mezzo per denigrare e massacrare il più possibile l'avversario politico perché, come dice saggiamente mio padre, "l'Italia è una repubblica fondata sulla pagnotta" e la lotta al potere è l'unica cosa che interessa, per cui ci si serve anche (e soprattutto) dei mezzi d'informazione. E questo concetto non conosce, purtroppo, colore politico: ho trovato notizie palesemente "faziose" ed inesatte su quotidiani di ogni schieramento politico, contornate da una satira spesso non di buon gusto e da "dati rilevati" spesso errati.
Chiedo venia per questa intrusione, spero non sia stata sgradita. Ps: ottimo blog!
Giancarlo
Caro Giancarlo, intanto ti ringrazio per il complimento. Fa sempre piacere vedere apprezzato ciò che si realizza con sacrificio di tempo e di forze. Grazie davvero.
RispondiEliminaIn secondo luogo, per entrare nel merito del tuo commento, ritengo che sia estremamente pertinente (e decisamente gradito). Anzi ha centrato il nocciolo della questione. Io ricordo che, fin da quando ero alle elementari, quando si parlava dei giornali, si diceva che occorreva leggere più giornali e confrontarli, per avere una notizia completa.
Con la tecnologia attuale questo è possibile molto facilmente e quasi gratis: io personalmente leggo con frequenza svariati quotidiani on line quasi tutti i giorni (Repubblica, Il Fatto, Il Giornale, Il messaggero, Il corriere della Sera e di tanto in tanto Libero e l'Unità).
Quello che, però, miro a sottolineare io, tuttavia, è un dato molto semplice: se io so che Repubblica è antiberlusconiana ed Il Giornale è di destra ma entrambi fanno il loro mestiere correttamente, nei limiti dell'umano, in modo completo ognuno prendendo di mira i politici della parte opposta alla loro, sarebbe semplice: consulterei entrambi i giornali ed avrei un informazione completa. Detto questo, anche io ho trovato faziosità ed inesattezze anche su giornali generalmente molto precisi e puntuali, ma quello che bisogna valutare è se queste carenze sono l'eccezione che rientra nell'errore umano e nella parzialità intrinseca ad ognuno di noi nel raccontare i fatti, o se sia una mistificazione consapevole della realtà. Ed in questo ho l'impressione che qualche giornale in particolare miri non tanto ad argomentare contro tizio o caio in modo comprovato (cosa anche apprezzabile), ma miri a denigrare, a fare obiezioni incoerenti. E qui siamo, penso, fuori dall'errore umano o anche dalla faziosità che deriva dall'essere di parte.