9 mar 2012

Riccardi e la coerenza a corrente alternata ... ma per fortuna che c'è Riccardi

Il ministro Riccardi non ha alcun motivo per dimettersi, non più dei motivi a carico dei  molti altri personaggi assolutamente squallidi e che, invece, riscuotono stipendi elevatissimi nel silenzio ipocrita totale. 

Alfano, bontà sua, in giornata è riuscito a chiudere la questione, ma la figuraccia è fatta. E non da Riccardi, certo.

I senatori che si scandalizzano non hanno chiesto a loro tempo le dimissioni di Lusi e di Boni accusati di gravi malversazioni. Men che meno hanno preso a calci nel culo, come si merita, Kim Jong Bossi quando suggeriva usi impropri del tricolore, ma contemporaneamente era ministro. Né quando pacatamente criticava concetti che non condivideva

Né mi pare che questi senatori abbiano fatto granché con i condannati in Parlamento, con chi vuole alzarsi lo stipendio, con chi parla di sfigati, men che meno si scandalizza per Calderoli, per Gentilini, per Borghezio e per il rispettivo razzismo sfrenato e omofobo.

I senatori di cui sopra hanno chiesto le dimissioni di Berlusconi quando ha bestemmiato, baciato la mano a Gheddafi e definito un maestro di democrazia Mubarak?

E quando La Russa parlava un inglese penoso o ha compiuto una serie infinita di figuracce? I senatori che ora sono in prima linea dove solo?

Sarà per questo che la politica e le sue strumentalizzazioni fanno schifo?





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