11 mar 2012

Non ditelo a Berlusconi.

Qualche giorno fa avevano arrestato le Femen, adesso è il turno delle Pussy Riot ree di aver organizzato una manifestazione anti-Putin, e di aver tenuto un concerto, con una canzone giudicata blasfema, interpretata sul sagrato della Cattedrale del Cristo Salvatore.

Proprio le Femen avevano preso di mira la stessa cattedrale di cui sopra. Adesso la storia si ripete con questo gruppo rock femminista che mette sempre più in luce la politica di repressione del dissenso che sempre più spesso Zar Putin, l'amico di Silvio, attua in Russia.

Il reato ascritto alle Pussy Riot è di incitamento all'odio razziale e alla cospirazione. Sette anni di galera. E a quanto pare due di loro hanno anche un figlio piccolo che non sa a chi essere affidato.

Il tutto mentre anche nelle ultime ore le proteste continuano: i manifestanti accusano Putin di brogli elettorali. Lo stesso Putin riconosce le violazioni, ma a suo dire non avrebbero cambiato l'esito elettorale. E vai a dimostrare il contrario poi.

Non fatelo sapere a Berlusconi delle Femen e delle Pussy Riot ... volesse fare del bene anche a loro.

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1 commento:

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